RECENSIONE: Come non innamorarsi del capo di Whitney G

by - lunedì, aprile 06, 2020

Buongiorno lettori!
Oggi Vienda ci parla del nuovo romanzo di Whitney G, Come non innamorarsi del capo, edito Newton Compton.


TITOLO: Come non innamorarsi del capo
AUTORE: Whitney G
SERIE: The Coffee Series
EDITORE: Newton Compton
GENERE: Contemporary Romance



Fare il dottore a New York non è semplice, soprattutto se, come me, gestisci una clinica privata piena di incompetenti con il vizio dell’assenteismo. Negli ultimi sei mesi ho dovuto eseguire fin troppe operazioni di routine: di norma non sarebbe un problema, se non fosse che io ho abbandonato da un pezzo la medicina generale, adesso dovrei essere un dannato terapeuta… Così, quando al mio team si è finalmente aggiunta una persona più capace, ero al settimo cielo. Questo finché non ho scoperto che il nostro nuovo dottore non era altri che la donna che mi ha dato buca due settimane fa. La stessa che mi ha piantato in asso dopo che avevamo deciso di spostare nella realtà le nostre bollenti chat online...



Salve a tutte lettrici, spero che tutto vi proceda per il meglio. Oggi vorrei parlarvi del romanzo Come non innamorarsi del capo di Whitney G., secondo libro della serie The Coffee.
Sappiamo che questa serie è composta, per il momento, da tre romanzi autoconclusivi, che possono essere letti come preferite, in quanto non vi sono, al loro interno, elementi che possano spoilerarvi gli altri romanzi.

Garrett Ashton è il direttore del Park Avenue Wellness Group, una clinica privata. La sua vita gira tutta intorno al lavoro e come unico svago pratica il sesso, dopotutto ha tutte le carte in regola per far impazzire le donne, basti solo pensare al fisico scolpito, agli occhi azzurri e alla capigliatura nera. A causa dei suoi impegni lavorati però, ultimamente non ha molto tempo per nulla, sennò quello di scrivere all’affascinante JerseyGirl7, l’unica donna che è riuscita a catturare il suo interesse all’interno del sito NewYorkMinute, app dedicata agli incontri tra medici.

«Quest’uomo è il tuo capo?». Sul sedile posteriore del nostro taxi, Shannon fissava la foto ufficiale del dottor Ashton sul sito del Park Avenue Group. «Mi prendi per il culo?» 

«Magari». 


Natalie Madison è una specializzanda di medicina, che riesce ad entrare nel programma di tirocinio del Manhattan Medical, l’ospedale in cui, da sempre, desidera lavorare, per poi vedersi soffiare via l’occasione dei suoi sogni per un semplice malinteso. Per fortuna può sfogare tutti i suoi dispiaceri, che diciamolo sono molti, con l’affascinante D-DOCTOR, l’uomo che secondo l’app NewYorkMinute è quello giusto.

Vediamo: siete entrambi ostinati, polemici e impulsivi se provocati. Entrambi non avete chiaramente remore quando si tratta di fare sesso orale in una sala visite dopo l’orario di lavoro, quindi… sì. Compatibili al cento percento. 

Ma siccome la sfiga non basta mai, Natalie riesce a candidarsi presso la Park Avenue Wellness Group per poter svolgere il proprio tirocinio e indovinate un po’ chi mai potrà essere il suo capo?

Tu che lavori per me sarà un bel problema e ho assolutamente bisogno di tenerti a distanza…

«Quindi, dove mi vuole, stamattina?».
Sulla mia scrivania…

Allora questo romanzo, diciamo per i suoi primi capitoli, aveva davvero un bel potenziale. La trama molto semplice e molto attuale: quella degli incontri via internet. Solo che a un certo punto non si capisce più nulla.
Ora perdonatemi ma qualche spoiler ci sarà, quindi se avete intensione di leggere questo romanzo non so se vi conviene andare avanti o se passare direttamente alla votazione del libro, scegliete voi.

Come da copione i due decidono di incontrarsi, ma uno dei due scopre in anticipo chi e cosa l’altro rappresenterà nel proprio universo lavorativo e quindi addio popolo. Quando l’altro lo scoprirà darà i numeri, ma numeri belli potenti, cosa che da un lato ci potrebbe anche stare.

Natalie non ha un minimo di senso lavorativo e di gerarchia, pretende rispetto a tutto spiano, cosa giusta direte voi, ma se vi capita di svolgere un tirocinio (cosa che a me, per via della mia laurea, è capitato di fare non una, ma ben tre volte) saprete di certo che il lavoro di “scartoffie”/ufficio/archivio, chiamatelo come vi pare, vi tocca e non potete storcere il muso e togliere la parola al vostro capo perché “non lo voglio fare”.
Garrett, invece, appena la vede non capisce più nulla, sembra di tornare al periodo del liceo, dove si seguivano gli istinti e basta, senza preoccuparvi di come quando e perché; incline a sfuriate senza motivo che denotano un comportamento non consono alla posizione che ricopre.

Capitoli messi insieme senza una logica, dove si salta da un avvenimento ad un altro con uno schiocco di dita, senza creare un minimo di filo conduttore. Oggi mi trovo bene dove lavoro, domani me ne voglio andare.
Insomma, mi dispiace proprio dirlo, ma questo è un romanzo che a mio avviso perde del tutto il suo focus e sinceramente finirlo mi è costata fatica, tanto l’incoerenza dei personaggi.
L’unica nota positiva è la traduzione ben accurata, ma che non basta in questo caso.
Mi dispiace davvero, perché so che Whitney G. è molto amata in Italia, ma questa volta proprio non ci siamo.

2.5 stelle su 5
A presto!
Vienda

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