RECENSIONE: Il mio bastardo preferito di Vi Keeland e Penelope Ward

by - martedì, giugno 04, 2019

Buongiorno lettori,
oggi la nostra Valentina ci parla di Il mio bastardo preferito, romanzo scritto a quattro mani da Vi Keeland e Penelope Ward.



TITOLO: Il mio bastardo preferito

AUTORE: Vi Keeland, Penelope Ward

EDITORE: Newton Compton Editori

SERIE: Ccocky bastard #3

GENERE: Contemporary romance

PREZZO: Ebook €2,99


Sapresti scegliere tra soldi e amore? Sicuramente hai già una risposta in testa e stai anche pensando che si tratta di una decisione facile. Per me non lo è affatto. Qui stiamo parlando di una barca di soldi, l’ho già detto? Ecco. Uscivo da un periodo stressante e avevo bisogno di starmene per conto mio. Così, ho preso una decisione impulsiva: sono partita e in aeroporto ho conosciuto Carter, per caso. È stata una conversazione bollente, ma poi lui se ne è andato e pensavo che non l’avrei mai più rivisto. Invece… era il pilota del mio volo. Sapevo che innamorarmi di lui sarebbe stato pericoloso: la sua reputazione di playboy era nota in tutti gli aeroporti del mondo e, anche se ero certa che mi avrebbe ferita, non l’ho allontanato. Forse una parte di me desiderava essere la ragazza in grado di fargli mettere la testa a posto. Ero completamente ammaliata da Carter e non mi sono accorta che più mi faceva volare e più il rischio di precipitare era alto. Fino a che ho capito di non poter più tornare indietro.



“Il mio bastardo preferito” è il terzo capitolo della Serie Cocky Bastard, anche se in questo caso mi sento di dissentire sulla scelta del “Bastard”, perché a mio avviso il protagonista maschile è tutto fuorchè bastardo, ora vi spiego il motivo.

Kendall Spark è una bellissima ragazza, in fuga da sé stessa, dalla sua famiglia ma soprattutto da quei vincoli che quest’ultima l’ha legata. Kendall è costretta a scegliere se vivere la sua vita spensierata come tutte le ragazze della sua età, oppure se vendere l’anima al diavolo per potersi accaparrare l’eredità multimilionaria del nonno.

Un giorno in aeroporto pronta a partire senza una meta ben definita, Kendall incontra Carter in un lounge bar e tra i due scatta subito una sorta di dipendenza che fa pendere la scelta del viaggio della nostra protagonista proprio sul volo pilotato dal “Capitano supremo Carter Clynes” - peccato che Kendall è totalmente all’oscuro che l’affascinante ragazzo che l’ha intrattenuta al bar è il pilota del suo aereo -.


“Forse è ciò che vediamo l’uno nell’altra. Siamo due errori che messi assieme creano una cosa giusta. Sperata siamo a pezzi, ma insieme funzioniamo”

Capitano Carter Clynes detto Trip è il sogno di ogni hostess, passeggera o di qualsiasi altra donna; bello, affascinante, carismatico, ha più tacche lui sul letto che un ergastolano nella sua cella. La fama del capitano è quello dello sciupafemmine, sesso senza impegno, gran divertimento ma nulla di serio; un po’ come i marinai che hanno una donna in ogni porto, diciamo che Carter ha una donna - e forse più di una - in ogni aeroporto del mondo, ma questo finchè non ha conosciuto Kendall. Da quel momento in poi Carter si trasforma da don giovanni a un inaspettato monogamo, o quanto meno ci spera ma riuscire a conquistare l’oggetto della sua ossessione si rivela più difficile del previsto.

Kendall in preda a tutti i dubbi che affliggono la sua vita decide di fare una pazzia, ovvero seguire Carter nei suoi viaggi in giro per il mondo, lasciandosi affascinare sia dalle bellezze dei paese che andranno a visitare, ma soprattutto affidandosi ciecamente a quello sconosciuto che però a pelle non è, ma è colui al quale poter rivelare i più sordidi segreti, sentendosi finalmente sé stessa.

“Non saremmo qui se non fosse stato per quelle parole. Maria ci ha dato la mappa per tornare l’uno dall’altra. L’abbiamo interpretata ciascuno a modo nostro e abbiamo preso strade diverse, ma siamo finiti qui. Ora sta a noi decidere che cosa fare dopo, se restare insieme o separarci.”

La relazione tra Kendall e Carter può essere paragonata ad un volo transoceanico, è un volo lungo, potrebbe essere noioso se non accompagnato da un buon film o buona musica, ma soprattutto non può non prevedere delle turbolenze. Le turbolenze tra Kendall e Carter porteranno solamente un po’ di pepe al volo oppure causeranno un atterraggio di fortuna?

Cosa dire di questo romanzo, ho letto e amato i primi due libri della serie, lo stile di scrittura è impeccabile, fluido, accattivante, divertente e crea sul serio dipendenza, ma devo dire una cosa: sono del team #iostoconilcapitanosupremocarter.

Non ho solo amato Carter, l’ho adorato dalla prima all’ultima pagina. Capisco che i fantasmi del passato di una persona possano ripresentarsi anche nel presente, ma non per questo è necessario farne una croce, soprattutto condizionarne il futuro. Il capitano è una persona meravigliosa, oltre che bella e carismatica, è dotato di cuore e generosità, per cui care autrici in questo caso non sono d’accordo nell’additarlo come un bastardo perchè è tutto tranne che questo.

“Devo andare. Spero che tu venga con me, ma se non lo farai, nulla cambierà. La vita che ho vissuto non è degna di una donna come te, ma l’unica cosa che posso fare è cambiare il futuro. Il passato è passato e basta.”

L’unica cosa certa - dopo aver divorato questo romanzo - è che non guarderò più i piloti con gli stessi occhi di prima; nel corso del mio prossimo viaggio spero vivamente di imbattermi in un bellissimo pilota che canta le canzoni dei Beatles durante il volo…
Se volete viaggiare con la fantasia verso lidi esotici - e non solo - in compagnia di una coppia meravigliosa, non dovete fare altro che iniziare a leggere “Il mio bastardo preferito”.

5 stelle su 5

Alla prossima,
Vale

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