REVIEW PARTY: Perché la notte appartiene a noi di Amabile Giusti

by - martedì, maggio 22, 2018




È online da oggi il nuovo romanzo di Amabile Giusti, Perché la notte appartiene a noi. Il blog, insieme al altri, partecipa al Review Party.
Non vi resta quindi che continuare a leggere per scoprire la mia opinione.



L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.
L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.
Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.
Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.
Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.




Noweetna, Alaska, 300 abitanti. È questo il piccolo paese dove vive Mira Kendall, una giovane ragazza di ventidue anni. Ha alle spalle l’abbandono di suo padre, di cui non ha più notizie, la convivenza con sua madre, una donna nevrotica che vive praticamente sempre in casa, con la fobia del colore bianco, con attacchi di panico e che non le manca mai di ricordarle il disprezzo verso gli uomini. Da lei Mira non ha mai ricevuto dolcezza, gentilezza, amore materno, anzi per colpa sua è stata costretta a crescere troppo in fretta. Dopo aver abbandonato i suoi studi e i suoi sogni inizia a lavorare nell’emporio di famiglia.
Le giornate scorrono lente in Alaska, la luce dura poche ore, il buio assume varie sfumature, tutti conoscono tutti ma soprattutto non succede mai niente di nuovo.
Per questo l’arrivo di uno straniero dai capelli lunghi, alto e per nulla affabile attira la curiosità di Mira.


Costretto a rifugiarsi in quella sperduta e anonima cittadina, Kade, non nasconde il suo disappunto e il suo vero essere. Tatuato, scorbutico, maleducato e brusco, il nostro protagonista maschile, vive su una barca, ha come amico un lupo e non parla mai di se stesso. Non si sa chi sia, da dove venga e perché abbia scelto proprio Noweetna per vivere.
Quello che non sanno però è che Kade non rimarrà lì a lungo, che sta scappando, sta proteggendo la sua vita e che non vuole legarsi a nessuno. Lui non ne è capace. Lui conosce la paura – quella che incute ai suoi avversari - , il sangue e il dolore. Lo stesso che è marchiato sulla sua pelle e nel suo cuore.


“Il ferro non può diventare cotone. Un drago non può diventare un cucciolo di gatto. Un fottuto bastardo rimane un fottuto bastardo, anche se ha chiuso una porta.” 


Mira sogna l’amore, quello che legge di nascosto nei romanzi, sogna un principe azzurro e proprio per questo non si spiega perché è così attratta da Kade. Lui che la tratta male, che non le riserva mai parole carine, lui che è sfuggente. Lui. Con il passare dei giorni, di quegli incontri sporadici, inizieranno a detestarsi ma al tempo stesso a desiderarsi. E in questo miscuglio di emozioni e sensazioni finiranno a letto insieme. Una notte di passione, un incontro quasi animalesco, crudo e letale. Pensano di poter continuare, di evitare i sentimenti, il coinvolgimento, la dolcezza dei gesti e delle parole. Il loro è un patto che finiranno ben presto per rompere.


Kade nasconde un passato, nasconde una verità, che l’hanno condotto di lì che non può dire a nessuno. Non credeva di incontrare una ragazza come Mira, non credeva di poter essere attratto da lei, provare emozioni a lui sconosciute, sentirsi vivo. Non credeva neppure che quella ragazza testarda e imprevedibile arrivasse a scoprire la sua vera identità.
Mira si dimostra in qualche modo la più coraggiosa dei due. Si ritroverà accanto un uomo che desidera ma che è continuamente sfuggente, ritroso e che sembra quasi battere in ritirata ogni qual volta che le cose si fanno più intense.


“Guardo lei che mi fa sentire nuovo e pulito. E non è una naturale conseguenza dell’acqua calda e della schiuma. È una conseguenza del suo semplice respirare.” 



Perché la notte appartiene a noi è una favola rivisitata e moderna. Non ci sono i principi azzurri e le principesse che attendo di venir salvate, ma piuttosto un uomo dal cuore di pietra e una donna dall’incredibile forza. Porterà un po’ di luce in quella notte che circonda Kade, gli darà un buon motivo per lottare, ma soprattutto lo vedrà e lo accetterà per quello che è, sbagli inclusi.
Una lotta contro un nemico pericoloso ma anche contro i sentimenti che sgomitano per venire fuori, gelosie e gesti colmi di coraggio, scelte e incontri bollenti, scandiranno pagina dopo pagina questo romanzo.


È il primo romanzo che leggo di Amabile Giusti, non avevo aspettative ma devo ammettere che è stata la trama a spingermi a leggere il romanzo. La scrittura è fluida, ricercata e mai pesante. È attenta ai dettagli senza essere noiosa, non lascia nulla la caso e tutto è studiato per dare al lettore un quadro completo della storia.
Mi ha lasciata molto perplessa la scelta narrativa usata. Il romanzo, diviso nei punti di vista di entrambi i protagonisti, è però narrato in maniera differente. In terza persona per Mira e in prima per Kade. Questa scelta ha fatto inevitabilmente modo che io entrassi più in sintonia con Kade, che mi appassionassi e capissi di più rispetto a Mira, e sono rimasta affascinata dal suo passato, dalle sue scelte e da ciò che l’hanno scatenate.


“Non mi interessa che nome hai. I nomi sono solo polvere sui mobili.” 



Un finale che mi ha conquistata quasi più di tutto il romanzo, una fine meritata, giusta, e che ha confermato tutto ciò che avevo pensato su Mira e Kade.
Insomma, vi consiglio di leggere Perché la notte appartiene a noi, rimarrete intrappolate nelle pagine del libro e non ve ne pentirete assolutamente!




4 stelle su 5

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