Recensione: I giorni della follia di Javier Castillo
Buongiorno lettori! Oggi la nostra Arianna ci parla di uno degli ultimi thriller usciti per la Harper Collins.
Scopriamo insieme se I giorni della follia è riuscita a conquistarla.
Arrestato dalla polizia, viene affidato al dottor Jesse Jenkins, direttore dell'ospedale psichiatrico della città, al quale viene presto affiancata Stella Hyden, profiler dell'FBI, incaricata di aiutarlo con una valutazione psicologica che si prospetta particolarmente difficile, visto che lo sconosciuto si limita a rispondere alle domande con un sorriso sibillino.
Qualche giorno dopo il direttore riceve una cassa. Sul biglietto che la accompagna ci sono un nome, Claudia Jenkins, e un asterisco a nove punte sul retro. Nella cassa c'è la testa la testa di sua figlia...
Chi è l'uomo che i media hanno soprannominato il decapitatore? È stato lui a uccidere le due ragazze? E perché?
Per scoprirlo, Jesse e Stella si addentrano in un'indagine inquietante, che metterà in gioco le loro vite e li condurrà fino a Salt Lake City e a una storia irrisolta di diciassette anni prima.
Il ritmo sostenuto, le immagini scioccanti e le numerose citazioni letterarie (da García Márquez a Paul Auster, da George Orwell a Stephen King) danno vita a un thriller sofisticato che unisce passato e presente, esplora i limiti dell'essere umano e infrange i canoni del genere.
E’
la vigilia di Natale quando le strade di Boston vengono agghiacciate
da una scena terrificante. Un uomo cammina per strada completamente
nudo, mal ridotto e tra le mani la testa di una ragazza. Il
decapitatore, così nominato ormai da tutti, viene affidato al dottor
Jenkins, direttore dell’ospedale psichiatrico. Sarà per lui uno
dei casi più complessi che abbia mai avuto durante la sua carriera.
“Questo
è il mio destino. Raggiungerò il mio obiettivo e racconterò al
mondo la mia storia.”
Il
dottor Jenkins, durante questo caso, verrò affiancato da una
profiler dell’FBI Stella Hyden. Sarà lei a trattare maggiormente
con l’uomo che ha causato tanto caos, anche perché il direttore
sarà totalmente scosso da una brutta sorpresa ricevuta qualche
giorno dopo l’accaduto. Tutto collegato particolarmente al
decapitatore, considerando la sorpresa. Ma è davvero lui la persona
che stanno cercando?
“Nessuno
prende le decisioni da solo. Nessuno mi ha obbligato a fare ciò che
sto per fare: semplicemente si sono create le circostanze adatte.”
Andando
avanti con le indagini, si renderanno conto che non tutto è come
sembra e che ognuno di loro, inconsapevolmente, è coinvolto in
questa strana e assurda storia. Ma lo sono anche persone che mai
avrebbero pensato, e sono molte le ragazze uccise in questo modo
macabro. Per riuscire a comprendere tutto, però, dovranno riuscire a
fidarsi delle parole uscita dalla bocca di colui che ha dato inizio a
questo enigma.
Dovete
sapere che non sempre mi dedico ai thriller, per farlo vuol dire che
la trama principale è riuscita a colpirmi. E restare indifferenti
dinanzi a una del genere, mi è sembrato alquanto difficile. Anche se
non mi aspettavo che sarebbe stata una lettura complicata. Infatti
durante i primi capitoli mi sono trovata abbastanza in difficoltà,
non riuscivo a seguire il filo, fino a quando non mi sono resa conto
che è uno di quei libri che richiede la totale attenzione.
Proprio
per questo mi sono dedicata a questa lettura in ogni istante in cui
regnava il silenzio intorno a me, quando ero sicura di potermi
immergere in essa senza dover interrompere nel bel mezzo della
storia. Alle prese delle prime pagine non l’avrei mai detto, ma
sono riuscita davvero ad appassionarmi e a desiderare di avere più
tempo a mia disposizione per arrivare alla fine della vicenda e
scoprire, finalmente, chi era il colpevole di tutto.
Ogni
personaggio ha una sua personalità, sembrano tanto diversi e
distanti gli uni dagli altri, fino a quando un filo logico,
chiamiamolo così, non li lega tutti. E allora non ho potuto fare
altro di restare con la bocca aperta a ogni collegamento che avveniva
man mano che si andava avanti.
Non
sono una lettrice sfegatata di questo genere, come vi avevo già
anticipato, ma con mio stupore mi sto appassionando sempre di più.
Non so neanche precisamente quale sia la caratteristica per far
uscire fuori un buon thriller, ma se è quella di riuscire a lasciare
suspense fino alla fine, riuscendo a non farti capire chi sia il
colpevole o meno fino a quando non è evidente, allora sì, per me
può considerarsi un thriller come si deve. Non aspettatevi niente di
scontato, perché nulla è come sembra.
Un
buon esordio per l’autore, anche se avrei voluto picchiarlo per
alcune domande lasciate in sospeso e per l’epilogo che mi ha
portata a dire: No, non può finire così. Non può essere.
Spero
tanto ci sia un seguito, perché sarò più che felice di ritornare
tra le pagine scritte dalla sua penna.
VOTO:
4 stelle su 5
Alla
prossima, Arianna
0 commenti