Recensione ''Dell’amore e della Spada: Beatrice e Giuliano ad 1513'' di Giovanna Barbieri

by - mercoledì, aprile 26, 2017

Piccolo Scrigno,
oggi la nostra Francesca vi parla del romanzo Dell’amore e della Spada: Beatrice e Giuliano ad 1513 di Giovanna Barbieri .





TITOLO: Dell’amore e della Spada: Beatrice e Giuliano ad 1513

AUTORE: Giovanna Barbieri

PREZZZO: 0.99 ebook

Questo romanzo tratta la storia d’amore travagliata tra Beatrice Genga, nobile fanciulla di Assisi, e Giuliano Cacciaguerra, giovane e nobile spellano.
Da sempre amante delle erbe mediche, Beatrice diviene amica di Edmundo e Clorinda, eretici e speziali di Assisi. L’Inquisizione incombe e gli eretici fuggono a Roma, portando con loro la nobile Beatrice Genga.
Per seguire i suoi sogni, anche Giuliano si dirige nella Città Eterna. Nonostante Beatrice s’innamori a prima vista del giovane, lo respinge, evitando così che lo spellano scopra i suoi segreti e quelli degli amici.
In una Roma rinascimentale, dove convivono artisti, inquisitori, maestri d’arme e soldati di ventura si decideranno le sorti dei due innamorati e degli eretici.


Beatrice è una giovane di 15 anni, dai lineamenti delicati, carnagione chiara e capelli biondi. Proveniente da una famiglia benestante, riesce a fuggire dalla sua “gabbia dorata” e dal suo destino, ormai segnato, grazie ad un’epidemia di tifo, che colpisce il monastero dove suo padre l’aveva rinchiusa. Decide di rifugiarsi dalle uniche persone di cui si può fidare, Clorinda e suo padre Edmundo. I due, giudicati eretici, stanno per lasciare la città e rifugiarsi da una zia a Roma.

Beatrice così, sceglie di fuggire insieme a loro. Durante il viaggio, che li porterà nella capitale, incontreranno il giovane Giuliano Cacciaguerra, anche lui diretto a Roma per studiare architettura (e per sfuggire da un padre e da un destino che non accettava).

Tra Giuliano e Beatrice nasce subito qualcosa, ma una volta giunti in città, le loro strade si sperano. Il giovane cercherà per mari e terre la dolce fanciulla dagli occhi limpidi che gli ha rubato il cuore, riuscirà infine a ritrovarla, grazie anche all’aiuto del suo nuovo amico Giovanni De’ Medici, arrivato anche lui a Roma per studiare l’arte della spada.

“Gemette di piacere senza riuscire a trattenersi, muovendo il bacino contro il corpo sodo del ragazzo e, se glielo avesse concesso, Giuliano l’avrebbe posseduta lì, come una puledra”


I due ragazzi si ritroveranno nuovamente insieme, ma proprio quando tutto sembra procedere per il verso giusto, accade l’inevitabile. Giuliano e Beatrice, nonostante la giovane età, si ritroveranno in situazioni pericolose, ma il coraggio non manca a entrambi, e solo combattendo con tutte le proprie forze, e giocando d’astuzia che potranno riuscire a coronare il loro sogno di poter stare finalmente insieme.

“Sussultò quando vide gli smeraldi annegare in un mare di lacrime. Il desiderio di stringerla a sé si fece prepotente, tuttavia respirò a fondo e irrigidì la postura.”

Amo gli storici, soprattutto se al fulcro del romanzo c’è una storia d’amore. Lo stile dell’autrice ci riporta direttamente all’epoca dove si svolge la vicenda, grazie al suo modo di raccontare, con dovizia di particolari le abitudini, gli abiti e gli oggetti propri del 1500. Ho trovato, in certe scene, atteggiamenti  di alcuni personaggi portati all’esagerazione, e alcune metafore davvero un po’ grossolane, ma che comunque non hanno tolto bellezza alla storia. Giuliano è un ragazzo disposto a far di tutto pur di rimanere con Beatrice. Lei, dimostra, nonostante la giovane età, un coraggio e una forza d’animo e di adattamento davvero notevoli. Un amore incondizionato verso Edmundo e Clorinda che, correlata alla voglia di libertà e alla voglia di imparare le erbe mediche, la porterà a fuggire, rifiutando anche il suo titolo nobiliare. Ambizione e intelligenza la caratterizzano, e la rendono un personaggio davvero speciale, se poi si considera l’epoca in cui è scritta la storia. Una storia d’amore davvero molto carina, anche se, a mio parere, Giuliano si innamora di Beatrice con un battito di ciglia. Il tutto si svolge davvero molto rapidamente. Ma forse questo non era strano nel 1500, considerando che si svolgevano matrimoni senza che gli sposi si fossero mai visti. Un romanzo, comunque, che consiglio agli amanti del genere. La lettura non è noiosa, anche se procede molto lentamente nella prima parte del romanzo. A metà libro, infatti avviene un colpo di scena che movimenta la storia e la rende più interessante. Tutto sommato, ho trovato piacevole leggere di Beatrice e Giuliano.

Tre stelline.


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