REVIEW PARTY | Dear Ava. Il mio cuore sa che è per sempre di Ilsa Madden - Mills

by - lunedì, novembre 15, 2021


Scrigno, 
oggi vi parlo del nuovo romanzo autoconclusivo di Ilsa Madden- Mills dal titolo Dear Ava. Il mio cuore sa che è per sempre. 

 

TITOLO: Dear Ava. Il mio cuore sa che è per sempre

AUTORE: Ilsa Madden-Mills 

EDITORE: Always Publishing Editore

GENERE: New adult 

PREZZO: €4,99 ebook / € 14,90 cartaceo 


Quando Ava mette per la prima volta piede alla Camden Prep, uno dei migliori licei del Tennessee, ha solo un pensiero in mente: tenere un profilo basso. Sa che è meglio stare alla larga dai famigerati Squali, i ragazzi più ricchi di tutto lo Stato. Intoccabili, sprezzanti e popolari, sono loro a tenere in pugno la scuola. L’unico studente a dimostrare un po’ di gentilezza nei suoi confronti è Chance, che la guarda come non aveva mai fatto nessuno… Ma Ava è terrorizzata che il suo passato doloroso venga alla luce. Perché lei proviene da un mondo diverso da quello dei suoi compagni di scuola. Un mondo di affidi sbagliati, violenza e povertà. Un mondo che nessuno deve conoscere. E così fa del suo meglio per confondersi tra gli studenti, non dare nell’occhio. Arriva persino a sperare di esserci riuscita, finché una notte è proprio uno degli Squali a distruggerla. Da allora tutto cambia. 

Ogni singolo studente che incrocia nei corridoi adesso conosce il suo nome, molti di loro mirano a intimidirla… quasi tutti la credono una bugiarda. E un misterioso ammiratore segreto le ha lasciato una lettera d’amore dentro l’armadietto. Non un ragazzo qualunque. Uno Squalo. Ma di chi si tratta? Knox, il quarterback con la cicatrice che con un solo sguardo riesce a raggelarla sul posto, Dane, il suo gemello, così uguale e così diverso dal fratello con i suoi sorrisi sprezzanti, o Chance, il ragazzo che credeva di poter amare? Una cosa è certa: Ava è determinata a scoprirlo. Non è più la timida ragazzina che si è iscritta sperando di essere accettata. Adesso intende giocare secondo le sue regole. Anche se significa dover imparare a nuotare in un mare di Squali. 

La storia di riscatto di una vittima di bullismo, il racconto di un amore inaspettato che vive in romantiche lettere anonime.


Ava è una ragazza orfana che ha sempre vissuto con la madre alcolizza che non si è mai presa cura di lei. Ha imparato sin da piccola come sopravvivere alla vita. Quando si ritrova a frequentare la Cadmen Prep, una scuola in Tennessee per ricchi, passa inosservata. Almeno fino a quando Chance non la nota ed inizia a far parte di quel gruppo che osservava solo da lontano. Ma è davvero parte degli Squali?

Una sola notte, una sola festa, basta a cambiare la sua vita. Perché? Perché Ava, quella notte, perde una parte di sé. E così, si rende così conto che in quel cerchio non ci è mai entrata e non vuole entrarci.

Porta sulla pelle e nell’anima i segni di quello che è successo, le ferite potranno non vedersi, ma sono lì. Dieci mesi dopo l’accaduto decide, però, di tornare in quella scuola, tra quelle persone, per far capire a tutti quanti che non l’hanno spezzata, si è rialzata e non è lei la colpevole.

Il suo ritorno a scuola è accompagnato dal “victim shaming”, tutto ciò che ha subito le viene riversato contro. Viene offesa, viene derisa, nessuno crede alla sua parola o ai segni che portava addosso. Lei è la bugiarda, lei è quella che ha tradito, lei è quella che “se l’è meritato”.

L’unico che sembra preoccuparsi e considerarla è Knox, lo squalo più temibile. È il quarterback della squadra, ha una cicatrice che gli sfigura il volto e il suo atteggiamento è sempre freddo e distaccato. Eppure, è il solo che le crede.

Alla Cadmen Prep nessuno è come sembra, tutti nascondono qualcosa e si nascondono a loro volta dietro una maschera, hanno tutti un loro ruolo preciso. Knox è l’unico che si è, sin da subito, battuto per scoprire cosa è realmente accaduto quella notte. Vive con il rimorso di non averla tenuta d’occhio, di non essere stato al suo fianco perché questo non accadesse. Odia come i suoi compagni, anzi amici, si sono comportati e continuano a comportarsi.

Knox è un personaggio complesso che si mostra subito per quello che è. Non si nasconde dietro comportamenti sprezzanti e frasi fatte da bad boy, lo conosciamo subito come un ragazzo a cui sta a cuore il prossimo e ci mostra le sue debolezze.

Una cosa che sicuramente si nota è il victim shaming a cui noi tutt’oggi assistiamo. Nella nostra società odierna, a seguito di una violenza, la prima ad essere accusata è la vittima. Viene sempre e solo sottolineato il SUO abbigliamento, il SUO comportamento, il SUO divertimento, le SUE scelte. Nessuno prende mai in considerazione il CONSENSO, l’unica cosa degna di nota e su cui bisognerebbe concentrarsi. Era consenziente? NO, allora è una violenza. PUNTO. Il consenso è l’unica cosa su cui si si dovrebbe basare, è il fulcro di tutto.

Invece, ancora oggi, siamo circondati da persone che all’accusa di violenza rispondono con una sola domanda: ma se lei non fosse…? Cosa? Andata ad una festa? A divertirsi? Se non si fosse vestita con una gonna? Non sono queste le domande da fare. La vittima è una vittima e rimane tale.

L’argomento è molto delicato e difficile da trattare. Si rischia di trattarlo con superficialità e senza la giusta sensibilità. L’autrice, a mio parere, l’ha trattato abbastanza bene. Non mi sento in grado di giudicare se è stata rispecchiata a pieno la realtà che vive una vittima di stupro, anche perché ognuno di noi è diverso e le reazioni a questi eventi sono, appunto, diverse. Non tutti denunciano, non tutti ne parlano, non tutti ricordano; quindi, si può giudicare davvero poco da questo punto di vista.

La sfiducia di Ava nelle autorità può benissimo riflettere quella di moltissime vittime reali che si sono sentite tradite, che si sono sentite chiedere se fossero sicure, se volessero davvero denunciare, se non avessero “ingigantito le cose”. Questo è la cosa che più mi fa rabbia e mi rende triste allo stesso tempo. Come può una vittima avere il coraggio di denunciare sapendo che non verrà creduta a prescindere? Come può denunciare quando neanche segni evidenti e provo inconfutabili non sono abbastanza? Come se ci fosse qualcosa che è abbastanza…

È un discorso in cui forse mi sono dilungata troppo e ci sarebbero tantissime altre cose da dire però mi fermo qui. Proseguiamo con il resto della recensione!

Lo stile dell’autrice, nuova nel panorama italiano, mi ha un po’ stranito all’inizio. Non l’ho trovato molto scorrevole, un po’ impostato a blocchi e così alcune scene perdevano fluidità. Il passaggio delle descrizioni ai dialoghi l’ho trovato molto netto. Tuttavia, mi sono poi abituata e non ha ostacolato la lettura.

I personaggi sono stati costruiti molto bene, sia quelli principali sia quelli secondari. Fino a metà libro alcuni restano in una zona grigia per poi, alla fine, prendere ognuno il loro posto. La protagonista indiscussa del romanzo è Ava. Ho amato Knox, profondamente, ma ritengo che sia Ava il fulcro del romanzo. Attenzione, non la violenza subita, ma proprio Ava e il suo percorso. Questa è decisamente la storia di Ava.

La trama mi ha un po’ illuso, devo essere sincera. Mi aspettavo un presenza massiccia di questo ammiratore segreto però così non è stato. Non è stato penalizzante perché la storia mi è piaciuta così com’è, però la trama mi aveva fatto pensare diversamente.

L’unica nota che mi ha un po’ fatto storcere il naso è la leggera “superficialità” verso il finale. L’ho trovato poco approfondito, un evento in particolare, anche se poi l’epilogo ci trasporta in un tempo diverso. Insomma, l’autrice ha accelerato un po’ troppo perché mi è mancata u po’ la parte di mezzo. Come sono cresciuti i protagonisti? Chi sono diventati adesso?

Vorrei spendere qualche parola anche per la copertina che ha creato non poca agitazione tra i lettori. La copertina originale è quella con il modello Christian Hough mentre la Always Publishing ci ha portato una copertina identica all’originale tranne per il fatto di aver messo una ragazza in primo piano. Precisando che comunque il modello è all’interno dell’edizione cartacea e che è presente nel formato ebook, vorrei dire una cosa. Dopo aver letto il romanzo ho approvato maggiormente la scelta della ragazza e sapete perché? Perché, per quanto Hough/Knox sia meraviglioso, non è lui il protagonista di questa storia. Non è Knox che salva Ava, non è lui che l’aiuta a rialzarsi. È sempre e solo Ava che affronta quello che le è accaduto e che trova la forza di superarlo e conviverci ogni giorno.

Prima di dare un giudizio a questo romanzo ho voluto pensarci sopra e far sedimentare le emozioni che ho provato durante la lettura. Mi ritrovo quindi a dare un giudizio positivo perché è un romanzo che consiglio molto e che merita di essere letto.

4 stelle su 5

A presto,
la vostra Alexia

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