RECENSIONE | La Sindrome di Rubens di A. I. Cudil
Scrigno,
la nostra Federica vi parla del romanzo La Sindrome di Rubens di A. I. Cudil targato Triskell Edizioni.
TITOLO: La sindrome di Rubens
AUTORE: A. I. Cudil
GENERE: Romance Contemporaneo
EDITORE: Triskell Edizioni
SERIE: Autoconclusivo
PREZZO: € 4,99 ebook / € 12,00 cartaceo
Matthias Sallmann è un carismatico astro nascente nel panorama della critica d’arte europea. Durante una conferenza, attira l’attenzione del grande pubblico menzionando un’intrigante teoria, “La sindrome di Rubens”, in cui l’arte e il sesso si fondono in un legame piccante. Quella che credeva una trovata per incuriosire i media, assume tutto un altro significato quando il professore viene contattato da una ragazza veneziana che sostiene di aver sperimentato di persona la sindrome. Dapprima è scettico nei confronti di Lidia, quando scopre che l’uomo che l’ha sedotta è niente meno che suo fratello, Karl, Matthias cambia approccio e decide di scrivere un saggio sull’argomento, facendosi aiutare proprio dai due ragazzi.
Tanja è l’assistente di Matthias da anni, lo ammira per il suo lavoro ma non può credere che la sindrome di Rubens esista davvero, soprattutto perché questa ricerca rischia di compromettere la sua amicizia con Karl. Per Karl invece la sindrome di Rubens è stata una rivelazione, da sempre ha vissuto nell’ombra del fratello, ma quello che è successo con Lidia ha sconvolto tutto il suo mondo mostrandogli una parte di sé che soffocava. Adesso è deciso a prendersi quello che più desidera senza esitare. Matthias è determinato a dare una svolta decisiva alla sua carriera grazie allo studio approfondito sulla sindrome di Rubens ma si ritroverà sempre più coinvolto da Lidia che con le sue stoccate e battute pungenti non sembra per nulla intimorita dalla fama del professore.
Tra le calli e i canali che bagnano Venezia quattro persone molto differenti tra loro, ma unite dalla comune passione per l’arte, dovranno fare i conti con una sindrome molto diversa da quella di Rubens e che assomiglia pericolosamente all’amore.
Lidia è una ragazza italiana in vacanza a Madrid. È appassionata d'arte, soprattutto di quei pittori poco conosciuti ma molto espressivi. E’ determinata e indipendente, ha la sua vita sotto controllo, niente potrebbe distruggere la sua integrità, se non l’arte che tanto ama.
Karl è l'addetto stampa del professor Sallman, suo fratello, che sta per tenere una conferenza nel museo madrileño a proposito di una sindrome che parla del desiderio sessuale scatenato dall'arte. Che cosa insolita da sentire, ma soprattutto da provare, eppure lui sa che è la verità, altrimenti non si spiegherebbe l'estremo bisogno che gli nasce dentro nei confronti della bellissima Lidia, dopo aver visto alcuni quadro per le sale del museo.
Tanja è la segretaria del professor Sallman, che dopo una breve parentesi con il suo capo si è resa conto di essere innamorata di suo fratello Karl, così simile al professore nel corpo ma così diverso nel carattere.
Matthias è il professore d’arte, è nato per attirare l’attenzione e per sedurre senza promettere. Non crede alle sue orecchie ed ai suoi occhi quando legge la mail di Lidia e scopre che la teoria da lui presentata per attirare i media è davvero successa, per di più con suo fratello.
Tra un Sisley e un Rubens, una sindrome che sembrava solo fantasia scombina le carte dei quattro protagonisti, o forse le mette nella giusta prospettiva. In un ponte tra Madrid e Venezia, ecco che Matthias e Lidia scoprono la loro passione e la alimentano cautamente a causa del loro rapporto lavorativo. Al contrario, Karl e Tanja sono focosi e affrettati, scombussolati da un amore da troppo tempo sopito e che non può evitare di essere dimostrato. Come può un singolo incontro appassionato e bollente, dettato per altro da un quadro e dai suoi colori, essere così determinante per il cambiamento di non una, ma ben quattro persone?
"L’arte non è finzione, è verità ammantata di bellezza a volte crudele."
La scrittura di A. I. Cudil è passionale e sexy, racconta le sensazioni provate dai protagonisti in maniera sincera e appassionata, come se lei stessa le stesse vivendo in prima persona e questo viene colto anche dal lettore. Avere quattro prospettive diverse sulla stessa storia è particolare, ognuno ha la sua voce e alcuni personaggi non rischiano di essere messi in secondo piano. Si potrebbe pensare che Karl e Tanja, che scoprono molto presto la loro passione, diventino poi monotoni e perciò secondari. In realtà entrambi hanno ancora molto da dare alla storia e alla ricerca sulla Sindrome.
Matthias è il personaggio che cambia di più, da stoico, arrogante e estremamente donnaiolo, diventa più aperto nei confronti di suo fratello e di chi gli sta accanto, accogliendo consigli di chi gli vuole bene e trovando una persona che lo mette alla prova, al posto di sottomettersi al suo fascino. Lidia è stata il personaggio che ho sentito meno presente, quasi insignificante nella prima metà, perché esisteva solo per stare al passo con Matthias. Sono convinta che avrebbe dato molto anche durante il periodo vacanziero, nonostante non siano state raccontate le sue avventure. La conosciamo solo per come si presenta e per come la vede il professore, da lei non ho visto trasparire molto, attraverso i fatti. La sua storia personale non esiste, viene solamente citata una parentela che poi ricompare alla fine del libro in maniera inaspettata.
In alcuni passaggi del libro ho percepito ripetizioni di temi di cui si era già parlato in precedenza, come se l'autore non ricordasse di averli già scritti.
Consiglio questo libro agli appassionati d’arte e emozioni, a quelli che capiscono quanto sia catartico rimanere a fissare un quadro per ore. Lo consiglio a chi crede che nella vita ci voglia una scintilla per far scatenare l’incendio, perchè Karl e Tanja sosterranno la vostra teoria. A chi ha dei sogni ma li mette da parte, Lidia vi insegnerà a perseguirli e farli valere. A chi ha la speranza di diventare qualcuno un giorno, grazie ad un'intuizione o un’innovazione, Matthias vi insegnerà che solo il duro lavoro e i meriti vi daranno la possibilità di farvi conoscere.
4 stelle su 5,
Vostra Federica
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