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RECENSIONE | Purple innocence di Hellen C. Worth
Scrigno,
la nostra Federica ci parla di Purple innocence, l'ultimo romanzo di Hellen C. Worth.
TITOLO: Purple Innocence
AUTORE: Hellen C. Worth
GENERE: Romanzo contemporaneo - Erotic Romance
PREZZO: ebook 2.99 (prima settimana in offerta lancio a 1.99)
DATA DI USCITA: 27 Aprile
Quello che è rimasto di Sergio, dopo la morte della moglie, è solo un guscio. Il rancore per la figlia a cui attribuisce la colpa per la perdita lo tormenta. Sentimenti come amore e affetto sembrano non poter più essere contemplati nella sua vita ormai ridotta a un limbo offuscato, ma l'irruzione di Viola, un'ingenua ragazza alla pari, lo costringerà a fare i conti con i suoi demoni mettendolo con le spalle al muro.
Chi è il lupo? Chi è l’agnello?
Sensualità e forti sensazioni fanno da cornice a una storia che solleticherà le vostre emozioni.
Sergio è un uomo spezzato. A trentotto anni pensa che la sua vita sia finita, portata via con la morte della moglie. Lui non le perdonerà mai di aver scelto di continuare una gravidanza al posto di curarsi. Per questo ora si ritrova con una bambina che non riesce a guardare e senza la sua Livia affianco. Ma Sergio non può continuare a piangersi addosso. Sono passati 3 anni e secondo la suocera e la migliore amica, Gloria, è tempo di vivere di nuovo. Come?
Il suo nome è Viola. Non è una psicologa nè una tata professionista. È una ragazzina orfana, che non sa niente della vita e di un’innocenza disarmante.
Ed è proprio quella a conquistare Sergio. Lui la vede come un fragile cerbiatto da salvare, un piccolo Bambi da istruire sulla vita vera, e la loro storia comincia proprio così, con un patto per abbandonare l’innocenza di Viola. Però dietro la sua delicata personalità c’è anche un oceano di abbandono e la consapevolezza che se Sergio non si prenderà le sue responsabilità, sua figlia Sofia crescerà come lei: senza l’affetto dei genitori, pur avendone ancora uno. Con l’aiuto di Gloria e di Anna, Viola farà di tutto per ricostruire un rapporto tra la piccola Sofia e suo padre.
Intanto passano i giorni e il patto che lega Viola e Sergio diventa sempre meno padre-figlia è sempre più da amanti, perché anche se Sergio riconosce che il loro rapporto è sbagliato non riesce ad allontanarsi dall’unica persona che sembra aver ridato un senso alla sua esistenza, anche aiutandolo a voler bene a sua figlia.
I problemi sembrano finiti quando le cose in famiglia si mettono a posto, ma tutto può ancora accadere, soprattutto quando una madre calcolatrice e spietata torna a bussare alla porta.
“Al re potrà capitare di perdersi, e potrebbe impiegarci anche molto tempo… (...) ma troverà sempre il modo di arrivare alla sua principessa.”
Il romanzo di Hellen C. Worth tratta un tema delicato: la morte di un amore, l’odio verso il frutto che ne rimane e la successiva rinascita.
Il libro inizia tre anni dopo il fatto scatenante, ma Sergio ancora non è in grado di lasciare andare la moglie, o di parlarne senza rimanere impigliato tra i ricordi. Eppure sente subito del sentimento nei confronti della nuova ragazzina che lo aiuterà con Sofia, la scambia per Livia e se ne dispiace, ma quando accetta la cosa non si distrugge più per questo. Non ho colto tutta la delicatezza e i passaggi che conducono il protagonista alla guarigione, avrei voluto scoprire le cose per gradi e mi sarei aspettata del tempo prima che Viola e Sergio si donassero una all’altro.
La scrittura poetica e molto suggestiva, che ho molto apprezzato, copre alcuni passaggi più affrettati della storia. Soprattutto verso il finale, quando ci sono degli avvenimenti quasi assurdi, immaginandoli in un contesto italiano. Ci sono alcuni pezzi della storia che si perdono per strada, che vengono scoperti all’ultimo o che accadono senza essere analizzati profondamente, ma la trama mi è piaciuta molto.
La ragazza fragile protetta dall’uomo un po’ burbero e un po’ orso è un classico, e anche in questo caso funziona! La parte maggiormente descritta e che risalta bene è l’innocenza di Viola, come dice anche il titolo. Si capisce sin da subito che il contesto in cui è cresciuta non l’ha aiutata a capire le dinamiche del mondo esterno, ma pian piano le scopre con l’aiuto di Sergio, volontario o meno. I momenti tra loro sono descritti in modo più poetico e allusivo, ma trasmettono al lettore il sentimento che intercorre tra loro. In queste righe ho riconosciuto anche una carica mistica non indifferente, non solo per l’ambiente da cui proviene Viola, ma anche per come trattano il suo arrivo, come se fosse stata guidata e mandata proprio per quel compito.
Consiglio questo libro a chi sta crescendo e a chi pensa di essere perso senza qualcuno a fianco, a chi vorrebbe mollare e a chi pensa che non ne valga più la pena, perché Purple Innocence insegna a non lasciarsi annientare, a vedere sempre il lato positivo e a pensare che ad ogni momento buio succederà un momento di luce. Quella luce sono le nuove possibilità che dobbiamo cogliere dalla vita, gli amici che non ci lasciano mai soli e la famiglia, che è un legame importante e poche volte lo teniamo in considerazione.
4 stelle su 5,
Vostra Federica
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