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REVIEW PARTY | Space. Lo spazio che ci unisce di Penny Reid

by - martedì, maggio 04, 2021

 


Lettori,
oggi vi parlo di Space. Lo spazio che ci unisce, secondo volume della Serie Le leggi della fisica di Penny Reid edito Always Publishing.



TITOLO: Space. Lo spazio che ci unisce

AUTORE: Penny Reid

SERIE: Le leggi della fisica

EDITORE: Always Publishing Editore

GENERE: New Adult

PREZZO: ebook 4.99/cartaceo 13.90




Mona DaVinci è una donna geniale, riconosciuta come una delle più grandi menti della sua generazione. In cerca di riposo e relax, si rifugia nello chalet di famiglia ad Aspen, il suo posto preferito per rilassarsi quando riesce a prendersi una pausa dalla sua vita frenetica.
Tutti i suoi piani dettagliati però vanno in fumo quando arriva ad Aspen e trova la baita di famiglia occupata dal fratello, Leo, e i suoi amici, tra i quali c’è anche il ragazzo da cui quasi tre anni prima Mona è scappata via, e a lungo lo ha rimpianto.

Abram, oggi, è il frontman di una band di successo: ha scalato le classifiche con le sue canzoni ed è in procinto di partire per una tournée. Mona ha sofferto molto per il modo in cui lo ha ingannato. Ancora innamorata di lui, prende la decisione di offrirgli la sincerità che gli aveva negato, anche se in ritardo.
Ma Abram non è disposto ad ascoltarla.

Tradimento, rabbia e desiderio di vendetta ancora gli infuriano dentro. Ferito dal raggiro e dalle bugie di Mona, è convinto che per lei quella settimana trascorsa insieme non sia stata altro che un gioco, che non le sia mai importato niente di lui. La voglia di punirla lotta contro il desiderio di amarla, contro la chimica che li aveva già uniti e la mancanza di onestà che li aveva distrutti. Mona e Abram avranno una sola settimana per rimettere ordine nei loro cuori. Ci riusciranno?

Lui è in cerca di vendetta.
Lei desidera il suo perdono.
Chi avrà la meglio?




Sono passati due anni e mezzo dall’ultima volta in cui Mona e Abram si sono visti, e si sa in due anni tutto cambia, tutto può succedere. Mona ha recuperato il rapporto con sua sorella Lisa, ha raggiunto i suoi obiettivi lavorativi, è stimata nell’ambiente, è soddisfatta, partecipa a convegni e rilascia interviste. Abram è diventato frontman di una band, insieme a Leo e ad altri amici, e dopo un periodo buio fatto di risse, ha finalmente trovato un equilibrio. Sta per partire per un tour mondiale, i fans lo adorano, le sue canzone vengono trasmesse alle radio e sono prime in classifica.
Non potrebbero volere di più dalla vita eppure…
C’è qualcosa a cui entrambi fanno finta di non pensare, a cui non vogliono pensare. Sei giorni, pochi, troppo pochi. Un passato che si insinua nel presente, che fa breccia nelle loro giornate, nella loro mente.


“Sì. Esatto. Mi mancava. E sentire la mancanza di una persona non è soltanto sentire la sua assenza. La distanza esiste. La separazione è reale.”


Quello di cui ha bisogno Mona è il silenzio, la tranquillità, e c’è solo un posto in cui può trovarlo. Ad Aspen, nella casa di montagna della sua famiglia. Decide di partire insieme alla sua amica Ally ma quello che non si aspetta è di trovare la casa occupata da Leo e tutta la band, compreso Abram. È come un dejavù: un’altra settimana bloccati in una casa, stavolta per colpa di una tempesta di neve. Nascondersi non è mai stato così difficile, per Mona che nei rapporti sociali è sempre goffa e timorosa, soprattutto da Abram.
Bugiarda. Per Abram, Mona è questo, solo questo. O almeno vorrebbe fosse così. È deciso a riservarle indifferenza, a far finta che non esista, ad esprimerle, quando non può farne a meno, tutta la rabbia e il rancore che lo accompagnano da due anni a questa parte. Eppure rimanere indifferente l’uno all’altra, perdersi negli occhi, sentir riaffiorare vecchie emozioni, non è per niente facile.


“Io e Abram eravamo due cerchi in un diagramma di Venn che non si sarebbero mai sovrapposti. Eravamo due asteroidi ai lati opposti del sistema solare, intrappolati dalla gravità di Giove, destinati a orbitare intorno alla fascia principale nella stessa direzione, ma mai insieme.”


Ho amato Mona più che nel primo romanzo di questa serie. Si dimostra più umana, meno perfetta, meno genio, e si rapporta ai sentimenti, non solo suoi ma anche con quelli di Abram. L’ho adorata nei suoi monologhi interiori, per i suoi continui riferimenti alla fisica, per la sua imbranataggine. È una protagonista atipica, come se ne leggono poche, ma conquista il lettore per tutte le sue mille sfaccettature. Abram finalmente in questo libro si rivela, viene fuori, abbiamo la possibilità di ascoltare i suoi pensieri, di viaggiare nella sua mente, di scorgere l’astio nei confronti di Mona, le sue motivazioni, i suoi sentimenti contrastanti. È stata una scoperta e avevo ragione di credere che aveva molto da dire. All’apparenza rude, all’interno dolce. Nonostante il loro passato ho visto il modo in cui si prende cura di lei, come si preoccupa, come la capisce, come la aiuta. Credetemi, scioglierà i vostri cuori.

Mona e Abram insieme sono fantastici, nel loro modo di rapportarsi, negli screzi, nella tensione, esplodono, danno il meglio. Penny Reid ha un penna che mi conquista ogni volta di più, ha creato una storia che mi ha tenuta incollata alle pagine, con la voglia di andare avanti, con la voglia di scoprire cosa sarebbe successo, consapevole che per i nostri protagonisti non sarebbe finita qui.

Musica, tensione, parole d’amore scritte nel dolore, verità. Una storia d’amore che nasce lenta, alla scoperta di se stessi, dell’altro, senza fretta ma che non per questo perde credibilità, anzi la rende più vera. Tutto questo è Space. Lo spazio che ci unisce ed io non posso che consigliarvelo.


4.5 stelle su 5
Alla prossima,
Elena 





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