TITOLO: La risalita

Leeve è una celebrità, la sua vita è sempre stata sotto i riflettori ed ogni minimo dettaglio della sua esistenza, seppur superficiale, viene portato agli occhi delle persone.
Quasi ogni sera si reca su di un ponte e si siede, medita di voler saltare, ma una sera incontra un uomo, una persona che stravolgerà la sua vita in modo positivo, l'affascinante Sam Rivers.
Attraverso una semplice conversazione, Sam salva la vita di Leeve e pian piano lui diventa qualcosa di più importante di un semplice sconosciuto incontrato su di un ponte.
Il loro passato li accomuna e seppur siano due persone provenienti da due ambienti diversi, non potrebbero che essere perfette l'uno per l'altra.
Come ho detto all'inizio, Leeve è una ragazza famosa, una pop star, ma anziché godersi la popolarità che comporta la sua posizione, si ritrova a dover vivere la sua vita ossessionata dalle esperienze traumatiche vissute in passato.



Cerca di sistemare le cose, ma per lei è difficile ed è per questo che si ritrova a sedersi su di un ponte, pensando appunto al suo passato e al volersi buttare giù.
Se è appunto il passato che li accomuna, anche Sam ha avuto un vissuto pieno di guai e, anche lui, ogni sera si reca sullo stesso ponte. Se all'inizio per lui si recava lì per una ragione puramente personale, successivamente quel luogo è diventato importante grazie a lei, a Leeve.
Sin dal loro primo incontro, l'attrazione tra i due è innegabile e così, il ponte diventa per loro un luogo speciale. Il loro posto felice.

Il romanzo è scritto dal punto di vista di entrambi i protagonisti, quindi capiremo com’è vivere sotto il riflettori con il costante timore che da un momento all’altro il passato potrebbe assalirti e farti finire così in una gogna mediatica.
Leeve è una ragazza che vive con mille fragilità, è incredibilmente sensibile, ma al tempo stesso forte. Lei vuole buttarsi il passato alle spalle, ma sa che non è affatto semplice e forse, con l’aiuto di Sam, potrebbe riuscirci.
Stessa cosa per Sam. Sin da subito ha capito quanto Leeve possa essere importante per la sua vita e per lui. Lui vuole solo il suo bene ed è disposto a tutto pur di renderla felice.


Il romanzo si divora in poco, ma ciò che non mi ha fatto impazzire, perché ritengo non ce ne fosse bisogno in un contesto del genere, è il linguaggio di Sam, alcune volte davvero troppo spinto e volgare. Ribadisco, in un contesto del genere, dove al primo posto ci sono i protagonisti e il loro passato, ciò che dice Sam rovina completamente il momento.
Personalmente adoro Aly Martinez, quindi mi sento di consigliarvi vivamente anche questo libro.


 4 stelle su 5