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RECENSIONE | Non baciarmi...sono a dieta di Vivian Edwards
Scrigno,
oggi vi parlo del romanzo autoconclusivo di Vivian Edwards dal titolo Non baciarmi...sono a dieta.
TITOLO: Non baciarmi...sono a dieta
AUTORE: Vivian Edwards
GENERE: Chick lit, romance
EDITORE: Self publishing
PREZZO: € 1,99 ebook/ € 9,99 cartaceo
Può un succulento cannolo siciliano far scoppiare l’amore?
Sicuramente Kate Smith, troppo impegnata a controllare i suoi centimetri di troppo, non crede che un uomo possa provare interesse per lei. E quando all’interno della sua pasticceria preferita, incontra i magnetici occhi azzurri di Nathan Parker, ce la metterà tutta per risultare più antipatica di quanto in realtà sia. Un imbarazzante quanto provocante inconveniente con la ricotta, farà intuire a Nathan che Kate potrebbe essere la donna della sua vita, ma come riuscire a conquistare una persona così insicura e chiusa in se stessa?
Una nonnina tutto pepe, un migliore amico decisamente sopra le righe e un sito sull’obesità, saranno i grandi alleati di Nathan per far capitolare la sua “ciambellina” e farle capire che, la ciccia che vede come un ostacolo è in realtà ciò che lui adora di lei e che, l’amore da film che sogna dall’adolescenza, è proprio a portata di mano.
Kate Smith è una ragazza newyorkese con un solo desiderio: essere vista per la persona che è. Tutti si soffermano sul suo corpo, sui suoi chili di troppo, sulle sue curve e la giudicano, etichettandola, solo in base all’aspetto esteriore. Tuttavia, Kate è molto di più. È un animo sensibile, una ragazza forte e determinata che indossa tutti i giorni la sua corazza. Non sa accettare i complimenti, si mette sempre sulla difensiva e potrebbe risultare subito antipatica.
Kate ha un rapporto conflittuale con il cibo, è il suo posto sicuro. Vorrebbe guardarsi allo specchio e vedersi bella, amarsi. Invece, tutto quello che vede sono i giudizi della gente. Quando è triste, quando è arrabbiata, quando si sente sola, il cibo è l’unica cosa che riesce a calmarla e farla sentire bene. Ed è proprio in uno dei momenti di sconforto, in cui il cannolo siciliano può aiutarla, che nella pasticceria incontro lui: Nathan Parker.
Nathan è un giornalista che sta cercando di superare un momento difficile della sua vita che lo ha portato a rovinare tutto quello che aveva faticosamente guadagnato. Era uno dei giornalisti più affermati di Washington, un uomo di successo. Ma non tutto va sempre come desideriamo e Nathan ha subito un duro colpo. Oltre al lavoro, ha perso tutto quello che aveva, la cosa più importante per lui e ancora adesso prova il dolore della perdita.
Tuttavia, Nathan deve ricominciare e gli viene offerta un’opportunità. Deve scrivere un articolo sull’obesità in cui sviscera le più varie ragioni per cui le persone iniziano a soffrire di questa patologia. Sembra tutto così facile, ma sappiamo benissimo che non sarà così.
Noname88 e Coffeeman82 sono pronti per chattare e per conoscersi finendo per instaurare un bel rapporto in cui però non è tutto come sembra.
Vivian Edwards mi ha conquistato con il suo stile scorrevole e incalzante. Non sapevo bene cosa aspettarmi durante la lettura ma so con certezza cosa ho trovato. Ho trovato un romanzo che vuole mandare un messaggio, che cerca di dire la sua e c’è la storia di Kate, una storia che potrebbe essere quella di ognuno di noi.
Non baciarmi… sono a dieta tocca un tema che sento anche un po’ mio e che tutti conosciamo. Nella società odierna, in particolare, siamo sempre bombardati da corpi "perfetti" che ci spingono a voler cambiare noi stessi per essere così. Veniamo incoraggiati a rientrare nei canoni stabiliti dai mass media e molti ne soffrono.
Mi sono rivista molto nella protagonista, anche io – nei momenti più stressanti – ho un rapporto conflittuale con il cibo e con il mio corpo non vado sempre d’accordo. Ci sono giorni in cui mi guardo e sorrido, altri in cui quando mi guardo preferisco girarmi dall’altra parte. Quella di Kate è soltanto una delle tante testimonianza che potremmo ascoltare e sono sicura che molte lettrici/lettori possono rispecchiarsi nella sua situazione.
Kate vorrebbe essere normale, ma cos’è veramente la normalità? Come facciamo a decidere cosa è normale e cosa no? Anche sua nonna, una nonna dolce e intelligente che ama Kate con tutto il suo cuore, tira fuori queste domande e mi ha fatto riflettere. Siamo così abituati a decantare la normalità anche se, a mio parere, è un concetto così astratto e personale che non possiamo usarlo come unità di misura.
I personaggi secondari sono la ciliegina perfetta su questo romanzo. Alcuni li ho detestati parecchi per tutto il romanzo mentre Gabriel, migliore amico di Kate, e Rose, la nonna, li ho amati moltissimo e si sono rivelati due pilastri fondamentali della storia. Confesso che, in alcuni momenti, anche Gabriel mi ha irritato un po’ però poi si è fatto perdonare.
In conclusione, il romanzo in alcuni momenti ha perso un po’ di scorrevolezza e nella parte finale vengono un po’ accelerati gli eventi, ma consiglio molto la sua lettura.
E amatevi, sempre.
4 stelle su 5
A presto,
la vostra Alexia.
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