RECENSIONE | Grida il mio nome di Chiara Cavini Benedetti
Buongiorno Scrigno!
Oggi la nostra Federica vi parla di Grida il mio nome, primo volume della Serie Silent Love, di Chiara Cavini Benedetti.
TITOLO: Grida il mio nome
AUTORE: Chiara Cavini Benedetti
SERIE: Silent Love #1
GENERE: Romance
PREZZO: ebook 2.99
"Rompiamo tutte le regole. Giochiamo con il fuoco. Insieme."
Sono molte le cose che Noah Davis nasconde.
Il suo passato. I suoi demoni. Le sue cicatrici.
Cicatrici così estese che si sono insinuate sotto la sua pelle, nel tentativo di marchiargli l’anima.
Sono molte le cose che Amber Riley nasconde.
I suoi incubi. Le sue paure. La sua voce.
Una voce che non usa da mesi, e che l’ha imprigionata nel silenzio.
Tutto cambia quando Amber si trasferisce alla Liberty High, una prestigiosa scuola privata nella piccola cittadina di Glenwood. È lì che Amber conosce Noah, il ragazzo dal viso pieno di lividi e dagli occhi cupi come la notte.
Amber dovrebbe stargli alla larga. Lui è pericoloso. È oscuro. Sembra un angelo caduto che porta i segni dell’inferno sulla pelle. Avvicinarsi a Noah sarebbe come giocare con il fuoco, e Amber non può rischiare di bruciarsi, non di nuovo.
Ma quando Noah impara a sentire il silenzio di Amber, all’improvviso l’inferno perde di importanza.
Fino a quando non minaccia di distruggerli entrambi.
***Autoconclusivo***
Amber Riley è rinchiusa in una gabbia di dolore, di ricordi, da cui non sa come uscire. Ciò che le è successo le ha lasciato così tante cicatrici dentro di sé che non tollera di essere toccata, ma soprattutto non parla più. Da quando le sue grida non sono state ascoltate non ha più motivi per far sentire ancora la sua voce, per questo comunica scrivendo sul quaderno che si porta sempre dietro. Timore è la prima emozione che prova chiunque guardi in faccia Noah Devis.
Le sue cicatrici visibili lo rendono spaventoso e violento, e spesso ne ha di nuove, come se le andasse a cercare. Ma rimane stupito quando proprio la ragazza nuova, quella che tutti reputano strana e psicopatica non ha la stessa reazione davanti ai suoi lividi. La fiducia che sembra concedergli, l’attrazione magnetica che sentono tra loro e le cicatrici che sembrano combaciare, hanno un sapore diverso. Sanno di notte senza luna, di grida soffocate tra i cuscini, di botte silenziose. E quando iniziano a conoscersi meglio Amber capisce. Le sue cicatrici interne hanno voglia di essere ricucite, lei ha voglia di risalire dalla voragine in cui è rinchiusa da quattro mesi per tornare a vivere, ma lo vuole anche Noah?
“Non volevo che se ne andasse. Volevo che trovasse la chiave e mi liberasse dalla mia gabbia. E poi volevo che mi stringesse a sé e non mi lasciasse più.”
Forse Noah non avrà trovato la chiave, ma state pur certi che per liberare Amber, avrà piegato tutte le sbarre e avrà creato un passaggio per lei. E dove si saranno ritrovati? Forse nell’ora più buia della notte, quella prima dell’alba, ad anelare la nascita del Sole nei loro occhi.
Questo libro parla attraverso i silenzi, quelli che Noah ha imparato a riconoscere e leggere negli occhi di Amber. Parla di paura, quella che abbiamo verso noi stessi, la paura di non riuscire a controllarci, di non essere abbastanza. Parla di cicatrici visibili sulla pelle che hanno bisogno di essere ascoltate e non sentite, di quelle cicatrici che incidono il cuore e gli altri non lo vedono. E poi parla di altre cicatrici, quelle invisibili che però lasciano un sapore amaro e la gola in fiamme, che si mostrano dai nostri comportamenti e io, a voi, lettori, dico: guardate sempre i vostri amici, capite le loro espressioni e come si comportano, perchè sono quelle le cicatrici che ognuno si porta dietro.
Ho amato la scrittura di Chiara Cavini, in quanto fluida e sincera, che arriva dritta al cuore. Parlare dei segni e dei pesi che ci portiamo sulle spalle non è mai semplice, ma lei sostiene che i suoi personaggi le abbiano chiesto di dar loro voce, perciò da umile lettrice dico che Noah ed Amber dovrebbero essere lieti di aver trovato qualcuno come Chiara per scrivere la loro storia. Io l’ho divorato, in silenzio, con gli occhi che non si perdevano una parola o una scena tra i due protagonisti. E non vedo l’ora di leggere i prossimi libri della serie!
Lo consiglio a chi ha uno spirito sarcastico o vuole solamente leggerne a bizzeffe, a chi pensa di vivere nell’inferno, perché ne può sempre uscire, a chi ha delle cicatrici che gli altri non vedono e a chi pensa di non averne: la vita è fatta di segni, incisi e non sulla pelle, dobbiamo solo riconoscerli per poterli curare.
5 stelle su 5
Vostra, Federica.
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