BLOG TOUR | Il diavolo nell'arte - A caccia del Diavolo di Kerri Maniscalco
Scrigno,
inizia oggi il blog tour dedicato al romanzo A caccia del diavolo di Kerri Maniscalco. In questa tappa facciamo un viaggio nell'arte e scopriamo insieme le molteplici rappresentazioni della figura del Diavolo.
Il Diavolo, chiamato anche Satana o Lucifero, è una figura soprannaturale che rappresenta il male. Il nome "Diavolo" deriva dal greco diabolos, cioè "diffamatore" o "accusatore".
Agostino Musi, chiamato Agostino Veneziano, “gli scheletri” (1518)
La sua esistenza fu resa ufficiale solo nel 553 d.C. dal Consiglio Ecumenico e fino al VI secolo non esistono rappresentazioni del Diavolo come una persona. Nonostante la sua importanza nella teologia cristiana appare solo rappresentato con la forma dei nemici spirituali dell'umanità, come il serpente, il drago o con simboli tipici pagani.
Prima dell'anno Mille il diavolo veniva rappresentato come un folletto o uno spirito maligno. Solo dopo l'XI secolo diventa un ibrido tra uomo e bestia con corna, coda e ali. Dopo la crisi e la peste del Trecento arriva ad assumere caratteri sempre più grotteschi.
Non si può non citare l'immagine che viene data del Diavolo tra le pagine della Divina Commedia di Dante Alighieri. Lucifero viene descritto come il più glorioso degli angeli che peccò di superbia. Venne punito da Dio e fu fatto cadere dall'Empirio fino al centro della terra.
Durante il Rinascimento alcuni artisti inseriscono la presenza del diavolo in dimensioni più piccole difficilmente visibili. Nel periodo Barocco, il diavolo inizia ad avere un'immagine sensuale e umana. Aveva tutte le caratteristiche degli angeli ma aveva anche denti sporgenti e gli artigli. L'immagine del Diavolo, in questo periodo, viene anche influenzata dalla pubblicazione de Il Paradiso Perduto di Milton nel 1667.
“Satana, Colpa e Morte”, William Hogarth. 1740.
Dopo la Rivoluzione Francesce, il diavolo viene raffigurato come una figura eroica di ribellione contro l'autorità patriarcale e si rivela umano con astuzia e inganno. Ad oggi, possiamo dire che il diavolo ha molteplici facce e ognuno di noi sceglie un po' quale vedere. In alcuni momenti viene anche ridicolizzato o associato ai "mali" in generale.
Possiamo tranquillamente affermare che il diavolo non sia molto più temuto degli esseri umani in generale. Anzi, molte volte alcuni esseri umani con i suoi comportamenti sono proprio associati alla figura del diavolo, del male.
I colori più frequenti usati per le sue raffigurazioni durante la storia sono:
- il nero, il blu o il viola, usati per evidenziare la sua figura infima
- il rosso, nel tardo Medioevo viene associato al sangue e alle fiamme infernali
- il marrone o il grigio pallido, poichè ricordavano il colore dei morti e dei malati.
Preciso, inoltre, che esistono ancora molteplici rappresentazioni in base alla religione in cui è inserito, ma questo è un discorso ancora più ampio. Mi sono voluta concentrare su alcuni periodi della storia e mi scuso se ci sono imprecisazioni.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e sia risultato interessante. Mi raccomando, seguito anche le altre tappe del blog tour per scoprire tante altre cose!
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