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RECENSIONE | Un amore da principianti di Sarina Bowen

by - mercoledì, ottobre 28, 2020

Scrigno, 

la nostra Vienda vi parla del romanzo di Sarina Bowen dal titolo Un amore da principianti targato Always Publishing. 


TITOLO: Un amore da principianti 

AUTORE: Sarina Bowen 

GENERE: Sport romance

EDITORE: Always Publishing

SERIE: Brooklyn Bruisers #1

PAGINE: 328

PREZZO:  cartaceo € 13.90, ebook € 4.99


Al liceo erano la coppia di fidanzatini perfetti… fino a che lei non lo ha piantato in asso.

Leo Trevi, giocatore di hockey sul ghiaccio agli esordi, ha trascorso gli ultimi sei anni a rincorrere due soli obiettivi: superare il ricordo della ragazza che gli ha spezzato il cuore e sfondare nell’hockey professionistico. Tutto il suo duro lavoro finalmente è culminato in un’opportunità da sogno, un ruolo nei Brookyln Bruisers – la nuovissima e acclamata squadra di Hockey di Brookyln.

Il primo giorno in squadra con i Bruisers, però Leo riceve una bella batosta su tutti i fronti: prima c’è l’incontro col suo nuovo coach, che sembra ribollire di rancore nei suoi confronti e, non da ultimo, lo scontro con l’affascinante ma gelida pubblicista dei Bruisers… niente di meno che la sua ex: Georgia Worthington.

Dire addio a Leo è stata una delle prove più difficili che Georgia abbia mai dovuto affrontare, e salutare il ritorno di lui, così di punto in bianco, nella sua vita non è poi tanto più semplice.
Georgia è comunque determinata a gestire questa spinosa situazione su un piano strettamente professionale, anche perché ha una promozione da assicurarsi nel team dei Bruisers.

Ma quando un microfono lasciato acceso per sbaglio cattura una dichiarazione d’amore di Leo solo per lei, dopo tutti quegli anni, allora la situazione scivolerà di nuovo sul personale e molto, molto in fretta: perché la dolcezza di Leo potrà non essere cambiata, ma lui sì. E adesso è determinato a riavere Georgia accanto a sé.

La dolcezza delle seconde possibilità, la tenerezza dei primi amori.




Salve mie care, come va? Spero tutto bene. Oggi sono qui, a rubarvi un paio di minuti del vostro tempo, per parlarvi del romanzo Un amore da principianti di Sarina Bowen. 

Questo libro è autoconclusivo, ma rientra nella serie Brooklyn Bruisers. Ora mi urge fare una piccola precisazione. Chi di voi ha letto Brooklyn in love pensava che la serie si aprisse con Becca e Nate, ma in realtà non è così. Tutto inizia con la storia di Gigi e Leo, mentre Nate e Becca, i nostri beniamini, hanno il loro momento più avanti dato che il loro libro è il quarto della serie. C’è da dire che tutte le vicende narrate in questa serie avvengono in un lasso di tempo più o meno ravvicinato, se non contemporaneo, ma se non si vuole rischiare spoiler, vi consiglio di leggervi i libri in ordine di uscita americana. 

Georgia Worthington ha ventiquattro anni e, nonostante la sua giovane età, lavora come pubblicitaria senior per i Brooklyn Bruisers, una squadra di hockey della NHL. È una ragazza molto semplice, che riesce a farsi valere anche portando un paio di scarpe da ginnastica. Dopotutto le basta lanciare una semplice occhiataccia per rimettere tutti in riga. Se si ritiene, però, che la sua vita sia abbastanza noiosa, cosa non vera dato che per il nuovo campionato dovrà lavorare con suo padre, nuovo coach della squadra, e con Leonardo Trevi, nuovo giocatore e nonché suo ex ragazzo. 

Leonardo Trevi, o semplicemente Leo, vede realizzarsi il suo sogno: giocare nella NHL.
Essendo il novellino della squadra sa che deve impegnarsi più di tutti per essere riconosciuto, ma soprattutto per essere considerato dal nuovo coach, che lo detesta, e per riuscire a “conversare” con Georgia, la sua ex ragazza, dopo ben sei anni di assoluto silenzio. 

Inizialmente i due saranno impacciati, il loro non è un passato semplice ed è macchiato da una vicenda orribile che li ha portati a lasciarsi, ma Leo farà di tutto per riavere la sua Gigi perché sa che lei è la donna della sua vita, deve solo capirlo anche lei. 

«Tutti guardano.»
«Stanno prendendo appunti» le mormorò sulle sue labbra. «Vogliono vedere come si fa.» 

Dopo questa breve panoramica del libro, ecco le mie opinioni.
Devo essere sincera, inizialmente ho faticato a capire gli avvenimenti perché non riuscivo a collegare le vicende. Avevo lasciato Becca e Nate in un modo e lì ritrovo in tutt’altra veste. Gli eventi non mi tornavano e seriamente ho dovuto prende il precedente libro per capirci qualcosa, ma illuminante è stato un post di una lettrice su Facebook che chiedeva spiegazioni, perché come me, disorientata e tutto è stato svelato. 

Il romanzo nel complesso è stato molto bello. Questo però si sapeva perché sinceramente è poco probabile trovare un libro di questa casa editrice che risulta scialbo o poco avvincente e la penna della Bowen è unica. 
Forse l’unica pecca del romanzo in sé per sé è il toccare un tema delicato, come quello dello stupro, in modo quasi secondario, quando in realtà ha il suo peso per i nostri protagonisti. C’è da dire però che questa leggerezza ha anche lo scopo, a mio avviso, di trattare un tema così complesso con un pizzico di semplicità, senza appesantirlo ulteriormente, essendo già di suo un macigno. 


Questa è una storia di seconde possibilità dove si ha la capacità di guardare il passato con altri occhi e sapersi mettere in gioco nonostante i timori. I due protagonisti sono meravigliosi. Gigi è una ragazza molto forte, che piano piano ha saputo rialzarsi quando la vita l’ha completamente distrutta. Leo è buono e paziente, un ragazzo in grado di lasciare “spazio” per riflette, ma anche molto deciso e tenace. 

La cosa più bella è come i due, nonostante il tempo passato lontani, sanno trovare l’uno nell’altro un sostegno, riuscendo a far cadere quella maschera di durezza che per necessità hanno imparato a portare. 

La cosa che apprezzo molto della Bowen è la sua capacità di costruire attorno i protagonisti una rete di personaggi molto solida che ci permette di conoscerli ed apprezzarli, sapendo dare ad ognuno il giusto spessore. 

La traduzione è impeccabile e nel complesso è stata davvero una storia molto dolce. La consiglio vivamente a tutti gli amanti del sport romance e per quelli che amano le seconde possibilità. 

«I Bruisers non sono solo una squadra, Numero tre. Sono una famiglia. Ricordatelo.»

4 stelle su 5

A presto,
Vienda 


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