L'unica donna per meLo scrigno delle lettureProdottoFornitoDaNewtonComptonrecensioneSara Neysport romance
RECENSIONE | L'unica donna per me di Sara Ney
Buon pomeriggio lettori.
Oggi la nostra Vienda vi parla di L'unica donna per me di Sara Ney edito Newton Compton Editori.
TITOLO: L'unica donna per me
AUTORE: Sara Ney
SERIE: Jock Hard #2
EDITORE: Newton Compton
PREZZO: ebook 2.99
Kip Carmichael non è un ragazzo carino. È rude. Trasandato. Un gigante. Ha una chioma ribelle e una barba così folta che i compagni di squadra lo chiamano Sasquatch. La prima volta che Sasquatch nota Theodora “Teddy” Johnson a una festa al Jock Row, lei è da sola vicino al fusto della birra, abbandonata dalle sue amiche a caccia di atleti. Una settimana dopo l’altra, Sasquatch osserva la bella ma timida Teddy restare in ombra e passare inosservata. Alla fine, però, si fa strada tra la folla con le sue spalle larghe, e si offre di farle da “fata” madrina. Appena i loro occhi si incontrano, per lui è finita. Insegnarle le regole per conquistare un atleta è la parte facile. Non innamorarsi di lei è una partita già persa in partenza.
Salve mie care, oggi vi rubo un po’ del vostro tempo per parlarvi dell’ultimo romanzo di Sara Ney, edito dalla Newton Compton Editori, L’unica donna per me.
Devo rivelarvi che ho un debole per quest’autrice, ho letto tutti i suoi libri, non restandone mai scontenta e anche questa volta non mi ha delusa.
Il romanzo è il secondo volume della Jock Hard series (recensione del primo romanzo: Solo tu nell’universo QUI) e, come il primo, è incentrato nel mondo dello sport universitario.
I protagonisti di questo libro sono Kip e Teddy. Theodora Johnson, meglio nota come Teddy, è un topo di biblioteca. Pur di passare una serata con la sua amica Mariah, nonostante siano compagne di stanza, decide di andare ad una festa alla rugby house. La serata, però, non va proprio come programmato e Teddy si ritrova molto presto da sola, vicino al fusto della birra, a osservare le altre persone intorno a lei che si divertono.
«Potrei farlo per tutta la notte», dice con aria assente.
No, ti prego- potrei morire se continui così. Le ondate di piacere provocate da qual singolo, minuscolo movimento, mi ucciderebbero lentamente.
Kip è considerato da tutti un orso, sia nei suoi modi sia nel suo aspetto, ma nessuno immagina che sotto sotto, sia un ragazzo dalla bellezza straordinaria e dai modi raffinati, dopotutto i Carmichael sono una delle famiglie più ricche del paese.
Non la definirei una barba cespugliosa, ma l’idea è quella. Incolta. Ingestibile.
Mia mamma la detesta. Mia sorella la detesta.
Le ragazze del campus la detestano.
La barba assolve perfettamente al suo compito.
Tra Teddy e Kip scatta subito una strana sintonia, ma entrambi relegheranno l’altro nella Friendzone e credo di non dovervi spiegare nient’altro. Complice, però, un piano ideato per aiutare Teddy con i ragazzi, complice involontaria Mariah, i nostri due protagonisti si ritroveranno a girarsi intorno e chissà se alla fine l’amore trionferà.
In qualche modo, le nostre bocce si fondono insieme. Il nostro primo bacio- nel buio della sua stanza gelida, a notte fonda- è frenetico, eccitante, bagnato, indecente.
La storia è ben scritta i personaggi principali sono ben caratterizzati. Teddy è una ragazza che è abituata a sudarsi tutto quello che ha, con un animo buono, anche se leggermente diffidente. Kip è il capitano della squadra di rugby, tutto muscoli e cervello, ma con Teddy diventa un orsacchiotto, leggermente burbero, ma sempre pronto ad accontentarla. Sinceramente lui mi ha ispirato da subito una forte simpatia. Terrorizzato dall’essere solo usato dalle donne, si rifugia dietro il suo barbone, inconsapevole che ormai si porta di moda, quindi immaginatevi la sua faccia basita quando deve ancora rifiutare quelle povere ragazze!
Per la prima volta, in questo genere, manca del tutto lo stereotipo dello sportivo donnaiolo, festaiolo e non è un fattore da poco. Perché ricordate la soddisfazione che provavate quando la protagonista si doveva ricredere sull’atleta di turno? Ci godevamo, siamo oneste. In questa storia invece notiamo davvero da subito lo spessore dei due protagonisti, sia emotivo che psicologico, che ci permette di leggere un romanzo coinvolgente, nonostante quella leggerezza che lo caratterizza, a dimostrazione che non servono i melodrammi per scrivere un bel libro.
I personaggi secondari, invece, non sonno molto considerati e, quella poca visibilità che hanno, è in chiave negativa, basta prendere in riferimento il personaggio di Mariah, totalmente gelosa di Teddy e per questo cattiva nei suoi confronti.
La cosa della Ney che davvero riesco a stimare è il saper creare storie senza quel melodramma finale. Molto spesso capita che negli ultimi capitoli avviene un avvenimento che crea incomprensioni o allontanamento dei protagonisti, che li porta a dover dimostrare all’altro il loro amore. Ecco questo “stile” non è sempre presente nei libri della Ney e devo dire che è un dirottamento molto piacevole, in quanto ti permette un po’ di evadere da tutti quei problemi e incomprensioni che già sono presenti nella vita di tutti i giorni.
La traduzione, a mio avviso, è ben fatta. Insomma ragazze se state cercando uno sport romance, un romanzo con cui passare piacevoli momenti, l’avete di sicuro trovato.
4 stelle su 5
A presto,
Vienda!
A presto!
Vienda
A presto!
Vienda
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