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REVIEW PARTY| Figli di virtù e vendetta di Tomi Adeyemi

by - venerdì, giugno 19, 2020


Scrigno,
oggi vi parlo di Figli di virtù e vendetta, secondo romanzo di Tomi Adeyemi targato Rizzoli.


TITOLO: Figli di vitù e vendetta 

AUTORE: Tomi Adeyemi 

GENERE: Fantasy 

EDITORE: Rizzoli 

SERIE: L'eredità di Orïsha #2

PREZZO: € 9,99 ebook, € 18,00 cartaceo 


Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.


Prima di iniziare sappiate che non ci saranno spoiler su questo volume però potreste trovarne inerenti al primo libro.

Se avete letto la mia recensione spoiler free del volume precedente, QUI, sapete che io l’ho amato profondamente e attendevo con ansia questo secondo capitolo della storia. Vi ricordate dove ci eravamo lasciati? Zélie ha riportato la magia ad Orïsha e ne ha pagato il prezzo vedendo morire una delle persone più importanti per lei. Il re è stato finalmente ucciso e il principe Inan è rimasto ferito. 

Questo secondo capitolo riprende esattamente da qui, i nostri protagonisti, dopo aver omaggiato Baba, sono partiti per Lagos. Amari, ricordiamoci, è la principessa e spetta a lei prende il posto sul trovo cercando di riportare la pace. Eppure, non andrà esattamente così perché il pericolo è sempre in agguato e nascosto nell’ombra. Erano pronti alla pace ma si ritroveranno di nuovo in guerra contro un nemico pericoloso e potente. 

Zélie ha l’arduo compito di lottare, di nuovo, per salvare il suo popolo e nonostante i tradimenti subiti riesce a rialzarsi. Ha restituito la magia al suo popolo ma questa si è risvegliata anche nei nobili causando molti problemi. Orïsha si ritrova spaccata a metà, nuovamente, e sanguinante. Riusciranno i nostri protagonisti a porre fine alla guerra? 

Il worldbuilding è sempre lo stesso con l’aggiunta di dettagli in più e un nuovo luogo tutto da scoprire. Mi ha affascinato come la prima volta e credo che sia uno dei punti di forza del romanzo. 

Quando ho iniziato la lettura ero super entusiasta e con delle aspettative molto alte che piano piano sono scemate un po’ a causa di alcuni comportamenti di Amari. Amari e Zélie sono cambiate, complice tutto quello che è accaduto, e le ho ritrovate cambiate, sia in meglio che in peggio. Quello che è successo loro, e che succederà all’inizio, ha avuto e ha un impatto molto forte e, fatemelo dire, in alcuni momenti Amari è apparsa ai miei occhi come capricciosa e piagnucolona. 

Parlando proprio di Amari, se nel primo libro mi era piaciuta, in questo non sono riuscita a farmela piacere. Nel primo, era maturata e aveva fatto un percorso che sembra completamente evaporato in questo secondo libro. Il destino del regno sembra essere nelle sue mani e vuole il trono, quasi ad ogni costo. Non ho approvato alcuni suoi comportamenti e azioni che si sono rivelate più dannose che d’aiuto. 

Anche Zélie è cambiata. Ho amato il suo essere così fragile e forte allo stesso tempo. È sempre più determinata a salvare il suo popolo, a salvare vite, ed è pronta a sacrificare qualsiasi cosa. È lei la protagonista indiscussa del libro e non ho mai smesso di tifare per lei. Nonostante ciò, anche lei ha i suoi difetti e le sue azioni alcune volte mi hanno fatto storcere il naso. 

La storia, nel suo complesso, mi è piaciuta e la consiglio. In alcuni momenti si ha un po’ di staticità mentre in altri la storia sembra quasi ripetitiva, manca la scorrevolezza che era presente nel primo libro, ma si viene comunque coinvolti dal mondo che la Adeyemi ci racconta.

Figli di virtù e vendetta ci racconta di una guerra, di un dolore, che stiamo vivendo tutt’oggi. C’è un popolo che lotta incessantemente per la vita, per i loro diritti, per poter semplicemente esistere. In questi ultimi tempi siamo stati spettatori e protagonisti della stessa guerra e dello stesso dolore. In questo libro aleggia la morte, la morte ingiusta e sbagliata, la stessa che sta regnando adesso nel mondo. In Figli di virtù e vendetta regna l’odio, un odio che consuma e si espande corrodendo ogni cosa. 

Io spero di aver espresso al meglio il mio pensiero, al momento il mio cervello frigge, e aspetto di sapere il vostro parere. 

4 stelle su 5 

A presto, 

la vostra Alexia.


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