RECENSIONE | Mister Tentazione di Tara Sue Me
Lettori,
oggi Vienda ci parla di Mister Tentazione di Tara Sue Me, una delle ultime uscite della Newton Compton. Scopriamo insieme la sua opinione.
TITOLO: Mister Tentazione
AUTORE: Tara Sue Me
EDITORE: Newton Compton
GENERE: Contemporary Romance
PREZZO: ebook 2.99/ cartaceo 10.00
Mia Matthews odia gli uomini come Tenor Butler. Arroganti, donnaioli, terribilmente insopportabili: tutto quello da cui ha sempre cercato di stare alla larga. Ma quando Mia scopre che la sua famiglia deve un mucchio di soldi a Tenor non può più far finta che lui non esista. Per ripagare il gigantesco debito nei suoi confronti è costretta ad accettare il bizzarro accordo che Tenor le propone: lavorare cinque anni come sua dipendente e rinunciare alla sua azienda. Sembrerebbe l'inizio di un incubo, ma Mia non ha ancora fatto i conti con la forte attrazione verso il suo nuovo capo... Giorno dopo giorno ignorare i propri sentimenti diventerà sempre più difficile
Il romanzo Mister Tentazione è il primo libro della nuova trilogia della scrittrice Tara Sue Me, già nota in Italia per la serie Submissive.
Mia Matthews, una donna dalle morbide curve, con occhi castani e capelli lunghi di un biondo scuro, lavora presso la Cross My Heart, un’agenzia di incontri, di cui è comproprietaria con la madre. Mentre quest’ultima si occupa di tutto l’aspetto finanziario, il ruolo che svolge Mia è quello di creare dei progetti personalizzati per i propri clienti, in modo da riuscire a trovare la loro anima gemella.
Un evento tragico porta la nostra protagonista a scoprire delle scomode verità, che la condurranno a Tenor Butler, il suo concorrente più pericoloso e il più odiato.
Tenor Butler, proprietario dell’agenzia di incontri Bachelor International, è uno di quegli uomini che restano impressi nella mente. Capelli tra il castano scuro ed il nero, in netto contrasto con i suoi occhi azzurro. Un corpo ben scolpito che lo rende simile ad un Dio greco, con una leggera ricrescita sul mento, per non parlare delle labbra da baciare. È un uomo dedito agli affari, che conosce il significato del duro lavoro e nel corso degli anni ha saputo costruirsi la sua fortuna da solo, nonostante provenga da una famiglia agiata.
Il modo in cui camminava, come se fosse il padrone.
Lo è… sussurrai a me stessa.
Le cose per i nostri protagonisti non iniziano proprio nel migliore dei modi. Odio ed amore è il modo esatto di descriverli.
Mia odia Tenor. Odio il suo modo di gestire la Bachelor International, con il suo stile impersonale ed i quiz prestampati. Lo reputa arrogante, donnaiolo e dannatamente insopportabile. Tenor invece ama il modo di fare di Mia. Ammira come riesca ad interagire con i clienti facendoli sentire unici, caratteristica questa che sa per certo essere quel di più che nella sua azienda manca.
Il destino però si mette in mezzo ai due, creando un’opportunità che mai avrebbero preso in considerazione, ritrovandosi a stretto contatto.
Avevo dipinto Tenor come una carogna per il solo fatto che non condividevo il suo modo di gestire il business e non per l’uomo che era.
Devo dire che nel complesso si è rivelata una lettura davvero piacevole. Il ritmo del libro è abbastanza veloce, in quanto si legge davvero piacevolmente, certo non ti suscita quella sensazione di ansia che ti costringe a divorare i vari capitoli perché devi assolutamente sapere cosa accade.
La traduzione a mio avviso è stata accurata, ma ammetto di non aver letto nulla di questa autrice, quindi non saprei dirvi se i traduttori sono riusciti a ricreare lo sprint della scrittrice, a mio avviso hanno fatto un buon lavoro.
I personaggi principali sono stati ben caratterizzati e riescono, durante l’intero arco narrativo, ad essere fedeli a loro stessi. Forse l’unica pecca di questo romanzo è quasi l’assenza di personaggi secondari, se non per Wren, l’amica di Mia, e Piers, l’amico di Tenor, ma secondo me entrambi i personaggi sono appena accennati e spero sinceramente di poter leggere di loro in futuro, in quanto credo abbiamo tutti e due una storia molto interessante da raccontare.
4 stelle su 5
Alla prossima,
Vienda
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