I segreti di Westhill HouseLo scrigno delle letturenewton compton editoriProdottoFornitoDarecensioneThriller psicologico
RECENSIONE | I segreti di Westhill House di Jess Ryder
Lettori,
è la nostra Valentina a parlarvi di I segreti di Westhill House, il thriller di Jess Ryder, edito Newton Compton.
TITOLO: I segreti di Westhill House
AUTORE: Jess Ryder
EDITORE: Newton Compton Editori
SERIE: Autoconclusivo
GENERE: Thriller psicologico
PREZZO: Ebook €2,99 Cartaceo €12,90
Un grande thriller
Autrice del bestseller La ex moglie
Quando ho posato per la prima volta gli occhi su Westhill House, collocata in quella posizione mozzafiato a strapiombo sul mare, ho capito che io e jack avremmo potuto vivere lì per sempre. Ero certa che con un po’ d’impegno sarei riuscita a riportarla all’antico splendore. E ristrutturando la casa avrei potuto aggiustare anche le cose tra me e Jack. Lui, però, è troppo preso dal suo lavoro… Se non fosse per Lori sarei già crollata. È venuta qui in cerca d’aiuto e di un posto sicuro in cui rifugiarsi, ma adesso sono io ad avere bisogno di lei. Mi dà una mano e mi tiene compagnia e insieme, poco alla volta, stiamo scoprendo i segreti di Westhill House. Come i disegni infantili coperti dalla carta da parati o gli appunti nascosti sotto le assi del pavimento. Ho il sospetto che Lori sappia molto più di quello che dice… La domanda è: perché?
Ciao a tutte, oggi vi parlo di un genere che non leggo da tanto tempo ovvero un Thriller Psicologico.
Stella, dopo l’improvvisa perdita dei suoi genitori, decide di lasciare la sua vita nella frenetica Londra per abbandonarsi alla tranquillità di un piccolo borgo marino assieme al suo fidanzato Jack. Grazie all’importante eredità lasciata dai genitori, Stella decide di acquistare una vecchia villa - Westhill House - e di ristrutturarla per portarla ai suoi antichi splendori.
Il cambiamento e la casa fatiscente sono diventati motivo di crepe nel rapporto tra Stella e Jack, le quali diventano una frattura ancora più grande quando alla loro porta bussa una notte una donna insanguinata e terrorizzata, Lori.
“Non ho scelto di vivere qui… la casa ha scelto me. Non mi permetterà di andarmene finchè il lavoro non sarà finito, e forse nemmeno allora.”
La presenza di questa donna porta scompiglio tra la coppia, causandone una rottura non più recuperabile, ma indubbiamente l’atteggiamento ambiguo di Lori insinua dubbi nella mente di Stella, la quale cerca di entrare nella mente della sua neo amica cercando di capirla ed aiutarla.
“Il senso del passato è travolgente. Percepisco il cuore pulsante della casa. E’ così reale che se accendessi la luce, intorno a me vedrei donne che dormono su letti improvvisati.”
La narrazione si sposta dai giorni nostri ad un salto temporale negli anni 70 in cui troviamo un’altra donna - Kay - con la sua figlioletta Abigail.
Questa donna è una ragazza madre e sta crescendo una figlia da sola, con la consapevolezza che nessun uomo potrà mai volere una come lei con un bagaglio così pesante alle spalle. Per sua fortuna incontra Foxy, così dolce e romantico, innamorarsi di lui è un gioco da ragazzi, finchè dal giorno del matrimonio questo fantastico uomo si trasforma in un mostro, un marito che coglie ogni occasione per denigrare ma soprattutto picchiare la moglie anche di fronte la figlia.
Le storie di Kay e Stella hanno come comune denominatore la violenza degli uomini nei confronti delle donne, in quanto la prima è una vittima mentre la seconda, inconsapevolmente, ha acquistato una casa che un tempo risultava essere un rifugio per donne maltrattate.
La domanda ora è questa: Lori, in tutto ciò, che ruolo ha? Perché ha bussato alla porta di Stella nonostante il rifugio fosse chiuso da anni?
“Mi ha gettato l’ancora di salvezza di cui avevo bisogno. Cambiare la mia vita era una prospettiva che mi spaventava, ma se avessi potuto farlo con qualcuno al mio fianco, qualcuno che non conosceva il mio passato, avrei avuto più speranza di riuscirci, ho immaginato”
Devo dire che questo thriller psicologico apparentemente può sembrare soft, se non fosse per le tematiche purtroppo ancora troppo attuali.
Leggere delle violenze che le donne subiscono sia nella fantasia che nella realtà, è aberrante soprattutto perché non tutte le donne sono in grado di tagliare quel cordone che le lega al loro carnefice.
Le descrizioni di ciò che Stella ritrova all’interno di Westhill House fa venire letteralmente i brividi in quanto la scrittura dell’autrice è così coinvolgente che sembra davvero d’esser in soffitta a contemplare i disegni fatti dai bambini ospiti del rifugio.
L’unica nota dolente che mi sento di dire è il finale, scritto un po’ troppo velocemente. Forse nella mia mente mi ero costruita un “end” differente, perciò non so sto a sindacare sulla scelta dell’autrice, ma avrei preferito che lo avesse articolasse maggiormente.
“Non c’è bisogno di guardarsi alla spalle. Sono libere adesso. Siamo tutte libere.”
In conclusione, ho apprezzato la lettera finale dell’autrice nei confronti del lettore, dove ha sottolineato la delicatezza e l’importante del tema trattato, pensando che magari tra le sue lettrici ci possa essere davvero qualche donna da salvare, lasciando dei link utili d’aiuto per queste persone che hanno bisogno di supporto. Se non vi spaventano questi temi così realistici e crudi, allora vi invito a leggere questo romanzo, chissà che non possa fornirvi quegli strumenti per poter essere d’aiuto a qualcuno che vi è vicino.
5 stelle su 5
Alla prossima,
Vale A.
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