REVIEW PARTY: La bugia è che non ti amo di Rebecca Smith

by - venerdì, dicembre 20, 2019


Buon Giovedì lettori!
Oggi Manuela ci parla di La bugia è che non ti amo di Rebecca Smith edito Queen Edizioni.


TITOLO: La bugia è che non ti amo
AUTORE: Rebecca Smith
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: Contemporary Romance


Stefano è il bad boy, Giorgia è la studentessa modello.
Due mondi opposti che si intrecciano improvvisamente spezzando la sottile linea dell’equilibrio. Inizia tutto con un ricatto, col quale Stefano la costringe ad aiutarlo con i compiti, per ripagarlo del suo silenzio.
A causa del tempo che passano insieme, i due ragazzi hanno modo di conoscersi e di imparare che, oltre alle apparenze, c’è ben altro.
E da quel momento cambia tutto e la situazione precipita…




Era da un po' che non leggevo uno young adult, da sempre non mi dispiacciono anche se ho passato tre quarti di libro a maledire il protagonista maschile.

Giorgia è una ragazza mora, con gli occhi scuri. Dolce, timida, sensibile, con nessuna esperienza in relazioni, presa di mira dai compagni di classe, ha una migliore amica Carola, una ragazza che la supporta e la difende dalle angherie dei loro amici. E' l'ultimo anno di liceo e per lei è solo l'ultimo sforzo prima di andare all'università dove non la conoscerà nessuno e forse potrà cambiare vita.

Stefano è un nuovo compagno di classe, si è appena trasferito a Milano da Pavia. Biondo, occhi verdi, un bel ragazzo che sa di esserlo. Il suo primo giorno si trova coinvolto suo malgrado in una bugia che Carola racconta per aiutare Giorgia che si è inventata di avere un fidanzato. Carola aveva la foto di Stefano sul cellulare e ignara del fatto che sarebbe arrivato nella loro classe, lo spaccia per fidanzato di Giorgia. La bugia dura poco, Stefano vuole uscire dall'impiccio e ricatta Giorgia di aiutarlo a studiare, così saranno pari. Ma più passano tempo insieme più i sentimenti di entrambi si fanno confusi e il disastro è dietro l'angolo.

«E io dovrei perdonarti? Ah, giusto ti stai solo lavando la coscienza. Come prima, a tavola. Ti detesto», ringhia, adirata, e mi verrebbe quasi da sorridere, ora che conosco la verità, tuttavia so di averla ferita, sono stato troppo stupido e dannatamente egoista. 

Giorgia mi ha fatto una tenerezza infinita. E' brutto essere il bersaglio preferito delle compagne più carine, solo perché non è appariscente e si veste con abiti larghi e sformati. Giorgia non si preoccupa del suo aspetto e sicuramente non vuole l'attenzione indesiderata dei compagni di classe. Ha solo Carola che la difende e cerca di spronarla a ignorare le malelingue. Ho amato molto il rapporto tra loro due, complici, presenti e pronte a tutto per sostenersi a vicenda. Mi è piaciuto anche il suo rapporto con Marco, un ragazzo bello e onesto che conosce in palestra e con cui ha una relazione per qualche mese.

Stefano l'ho detestato cordialmente per più di tre quarti di libro. E' un ragazzo sicuro di piacere, uno sciupafemmine che non vuole legami e non disdegna storielle da una notte pur avendo una ragazza fissa. Ferisce e maltratta ripetutamente Giorgia senza capire quanto la sta facendo soffrire. Anche quando decide che non vuole più ricattarla ma inizia a provare un sentimento che non sa spiegarsi, non si fa scrupolo di farsi vedere con altre ragazze e non si preoccupa di tutti i segnali contrastanti che invia a Giorgia. Egocentrico, narcisista, una vera spina nel fianco per buona parte del libro. Credo che sia la prima volta che ho così poca stima per il protagonista maschile, ma in questo caso non ho potuto farne a meno, è un ragazzino egoista e dimostra tutti gli anni che ha.

Sollevo lo sguardo e annego nel verde irrequieto e, al contempo, calmo che riempie le sue iridi. Stefano mi fissa, in attesa di una reazione, ma sono travolta dalla sua confessione. Sono avviluppata dalla felicità, tramortita da una gioia mai provata e mi viene persino da piangere. 

Non avevo mai letto nulla di questa autrice italiana, devo dire che come inizio non è stato affatto male. Il pov alternato dei due protagonisti è sempre uno stile che apprezzo durante la lettura, anche se la storia è raccontata in modo che non è molto chiaro quello che prova davvero Stefano, almeno fino al momento in cui finalmente realizza e si trasforma, forse troppo in fretta alla fine. Uno stile pulito, intrigante e con una storia senza troppo dramma a parte la presenza di una compagna di scuola che avrei preso ripetutamente a sberle. 

Buona presenza di personaggi secondari, tra tutti Carola e Michael il suo ragazzo, i due personaggi più vicini ai protagonisti e gli unici che conoscono i loro veri sentimenti e li aiutano a capirsi. 

Leggerò senz'altro qualcosa di Rebecca, per adesso non posso che consigliarvi di leggere questo romanzo!

4 stelle su 5
Alla prossima,
Manuela

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