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RECENSIONE: Un'estate al mare di Martina Pirone

by - martedì, luglio 30, 2019

Buongiorno lettori,
oggi la nostra Manuela vi parla di Un'estate al mare di Martina Pirone, uscito il 23 Luglio in self publishing.


Titolo: Un'estate al mare
Autore: Martina Pirone
Genere: New Adult
Editore: Self Publishing
Prezzo: ebook 1.99



Ture e Arianna si conoscono sin da bambini e, da sempre, vanno d'accordo come cane e gatto. 
Hanno ventotto anni, quando, per diversi motivi, si ritrovano costretti a collaborare fianco a fianco, per tutta l'estate, nel Lido Enea, lo stabilimento balneare che li ha visti crescere e azzuffarsi nel corso degli anni. 
Riusciranno i due a superare vecchi diverbi e a collaborare come dei veri professionisti? 
Una festa sulla spiaggia potrà cambiare definitivamente il loro rapporto?



Arianna è una bella ragazza, bionda, occhi grigi, capelli lunghi, un bel fisico, un'insegnante molto apprezzata dai suoi alunni, forse anche troppo. Sta tornando a casa, nella sua amata Sicilia dai suoi genitori e dalla sua amica del cuore Nancy dopo un anno difficile, che l'ha portata ad allontanarsi dai suoi affetti, per tenere in piedi una relazione che non va più da nessuna parte, Daniele da uomo amorevo si sta trasformando in un carceriere che non la lascia libera di scegliere e decidere della sua vita, controlla anche come si veste. Così approfitta della promessa fatta al padre di aiutarlo nella gestione di ragazzini nel periodo delle vacanze per allontanarsi da Roma e da quel ragazzo che non ama più da un pezzo.

Salvatore per gli amici Ture, è un calciatore professionista con capelli e occhi castani, che da una decina d'anni sta vivendo il sogno della vita e che ha bisogno di una pausa dal circo mediatico mentre si sta riprendendo da un infortunio, quindi anche lui decide di tornare a casa per le vacanze e anche lui ha promesso al papà di Arianna di aiutarlo ai campi solari. Peccato che la ragazza ne sia all'oscuro, che da anni si litigano come cane e gatto, si fanno i dispetti e le cattiverie neanche avessero ancora sei anni.

“Come al solito, però, mi sorprende, si butta addosso a me prendendomi in contropiede e mi dà un bacio rabbioso, famelico, quasi violento. Sento fin qui le reazioni stupite dei nostri amici che si godono la scena dal caldo del focolare. Le nostre lingue giocano, si accarezzano come fosse la cosa più naturale del mondo.” 

Quando si ritrovano dopo un anno che li ha messi a dura prova entrambi, non sembrano più i soliti amici litigiosi di una volta. Arianna sembra un po' persa nei suoi pensieri che la fanno piangere spesso, cosa che a Ture non piace per nulla. L'arrivo a sorpresa di Daniele scombina gli equilibri perché Arianna sembra incapace di mandarlo al diavolo come merita e in Ture esce un senso di protezione che lo sorprende e lo mette nei guai quando perde le staffe e aggredisce l'ex dell'amica che non accetta un “è finita” come risposta. Lentamente Arianna e Ture, costretti a passare del tempo insieme anche al lavoro per volere del papà di lei oltre che vicini di appartamento, eleborano i sentimenti che li legano e passare dall'odio all'amore sembra naturale come respirare.

Arianna mi è piaciuta perché nonostante il piglio da maestrina saccente a volte fastidiosa, è una ragazza che sa cosa vuole dalla vita, non vuole essere inferiore ad un ragazzo e si capisce fin da subito che tutto quello stuzzicarsi tra lei e Ture è il preludio di sentimenti ben più profondi. Ho apprezzato anche il suo rapporto con il padre e con l'amica Nancy che non si fa scrupoli a scrollarla quando la vede in crisi, anche se ad un certo punto non vi nascondo che l'avrei presa a schiaffi.

Ture è un bel personaggio perché sotto la sua sbruffonaggine, il suo continuo battibeccare per tutto con Arianna, è un ragazzo che sta cercando la sua strada, sa che ha fatto degli sbagli e ho trovato molto bello la sua consapevolezza che i suoi sentimenti per Arianna sono cambiati già da parecchio, anche se continua a mantenere le apparenze agli inizi. Poi un ragazzo che si preoccupa per l'amica, che non vuole vederla piangere, che finisce nei guai per proteggerla e che è il primo che è pronto alla resa, per me vince a mani basse.

“Più la guardo, più penso a quanto sia importante per me, a come mi senta completo accanto a lei, alla bellezza di tornare a casa, ogni sera, e di trovare qualcuno ad aspettarmi.” 

Questa novità di Martina, che abbiamo già apprezzato nel primo capitolo della Three Point Shot, conferma la sua capacità nel trascinare i lettori in una storia scorrevole, con un pizzico di drama e così coinvolgente che si legge in poche ore. La presenza del doppio POV alternato permette di conoscere megli i veri pensieri e sentimenti dei protagonisti, l'aggiunta di un paio di comprimari validi come spalla non fa che migliorare la storia, e ora non mi resta che aspettare Riccardo!

4 stelle su 5
Alla prossima,
Manuela.

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