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RECENSIONE: Surrender di Jenny Anastan

by - lunedì, aprile 01, 2019

Lettori,
con un giorno d'anticipo è uscito ieri Surrender il nuovo romanzo di Jenny Anastan. La nostra Manuela l'ha letto in anteprima e ve ne parla in questa recensione.


TITOLO: Surrender 

AUTORE: Jenny Anastan 

SERIE: The showdown series #1

EDITORE: Self Publishing 




A volte fidarsi del prossimo è più facile che perdonare se stessi. Eppure Kian Sullivan, detective di Detroit, non riesce a fare nessuna delle due cose. Fuggito in Alabama per tentare di riconciliarsi con il mondo, dopo un caso particolarmente difficile e lacerante, è a malapena pronto a respirare. Galleggia, naviga a vista, ma non vive.

Almeno finché non entra in rotta di collisione con la figlia del suo futuro cognato, una vera e propria spina nel fianco. Più giovane di lui di qualche anno, Ivy rappresenta quella spensieratezza che Kian forse non ha mai sperimentato. La ragazza è animata da un’innocenza che lo travolge e sconvolge. Ma il buio che il detective si porta dietro è troppo profondo, troppo logorante, così come i segreti del passato che sono sepolti nel suo cuore, al sicuro e lontani da chiunque.




Kian è un ragazzo trentaseienne, moro con gli occhi scuri, trasuda carisma e testosterone da ogni poro, un ragazzo che ogni ragazza potrebbe volere per la vita. Ma è un poliziotto in fuga da Detroit e da un passato che gli sta avvelenando l'esistenza e ha sempre condotto una vita piuttosto solitaria. Al momento è ospite della sorella Charlotte e del quasi cognato Bill nella loro dependance e non sa più qual è il suo futuro, riesce solo a vedere il nero che lo inghiotte di più ogni giorno.

Ivy è la ventiquattrenne figlia di Bill, bionda, occhi celesti, un carattere fiducioso e pieno di vita. Ha mollato l'università e gestisce con grande impegno il negozio di fiori che un tempo era della madre, morta da un paio di anni. Il rapporto con il padre è un po' in crisi e non ama molto la sua nuova compagna, colpevole di avere una relazione con il padre già da prima che l'adorata mamma morisse.

Il primo incontro tra i due non va nel migliore dei modi, Ivy è stata appena lasciata da Harry dopo otto anni ed è convinta che un po' di sesso senza impegno per una volta non sarà un problema. Così conosce Kian e l'attrazione tra i due è quasi immediata, ma mentre lei si lascerebbe andare lui le fa la ramanzina perché era disposta ad andare con uno sconosciuto.

Ovviamente nessuno dei due pensa che si rivedranno ancora ma il destino rema contro e così i due scoprono che lui è il fratello della non troppo amata matrigna che ora vive nella dependance del padre. Complice anche il lavoro di Kian nel negozio del padre per aiutarlo ad occuparsi della sicurezza, i due protagonisti si ritrovano a passare del tempo insieme forse più del dovuto, tanto che ad un certo punto l'attrazione ha la meglio sia sul buon senso di Ivy che sui demoni di Kian.

"Allungò il braccio e mi afferrò una ciocca di capelli, giocherellandoci fino a farmi avvampare. Nonostante il caldo di quei giorni, alla radura si stava bene, era vivibile, quindi quel fuoco che sentivo ardere in me era dovuto solo alla sua presenza. All’idea di quello che voleva fare, a come il mio corpo reagiva alla sua vicinanza. Ero attratta da lui in modo spaventoso. " 

Il protagonista maschile mi è piaciuto molto, nonostante sia pieno di ombre e nonostante spesso si faccia condizionare da un passato orribile. Ho amato il suo senso di protezione e la sua passionalità, ma soprattutto la determinazione di diventare un uomo migliore per meritarsi l'amore di Ivy.

Ivy l'ho amata per la testardaggine, il coraggio e la gioia di vivere che trascina chiunque le stia intorno. Lei ha tanti pensieri positivi e riesce a vedere oltre il terrore di Kian di trascinarla con lui nel buio, non si arrende e cerca di far capire al poliziotto che lei è li per lui, che non gli volterà le spalle solo perché lui sente di non meritarsi di essere amato.

"Noi siamo sempre stati un errore» sibilò, e la sua convinzione, mentre pronunciava quelle parole, fu uno schiaffo assestato senza preavviso. «Devi tornare alla tua vita e lasciarmi stare. Non hai visto la merda che mi porto appresso? Sai che non dormo più di due ore da otto anni?». 

Amo i libri della Anastan perché ha sempre un modo intrigante per raccontarti la storia utilizzando ogni volta delle piaghe sociali, riesce a dosare sapientemente la passione e i sentimenti dei protagonisti, inoltre la narrazione alternata in prima persona, permette una comprensione migliore del loro stato d'animo. Ho anche particolarmente apprezzato le intrusioni pettegole degli abitanti del paese, ha dato un tocco simpatico alla storia quando ne sentivi il bisogno per riprendere fiato. Un plauso anche ai personaggi secondari come Gaby e Abby, le amiche di Ivy, con le loro divertenti conversazioni sulla chat, mi domando se saranno le prossime protagoniste di questa serie, almeno su una sarei già curiosa da morire.

Non è molto che conosco questa autrice ma dopo la maratona di dicembre è già diventata una delle mie italiane preferite e dopo l'ottimo Save Me, che mi ha fatto rodere il fegato più di questo, non posso che assegnare ancora cinque stelle a questa storia che dovete assolutamente non farvi sfuggire!

5 stelle su 5

Alla prossima,
Manuela.

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