BLOGTOUR - INTERVISTA: Amabile inferno di Eleonora Fasolino
Scrigno,
oggi ospitiamo la tappa del blogtour dedicato al nuovo romanzo di Eleonora Fasolino dal titolo Amabile Inferno. La nostra Valetina ha intervistato l'autrcie, leggiamo insieme le risposte!
TITOLO: Amabile inferno
AUTORE: Eleonora Fasolino
Roma, Anno del Signore esamidimaturità.
Melania Santacroce ha diciotto anni, un gusto eccentrico in fatto di vestiti e i capelli tinti di viola. Afferma di portare una terza scarsa di seno più per ottimismo che per amore della realtà e, quando non si allontana dal mondo per comporre poesie distratte, si interroga sull’efficacia delle taglie dei jeans, su Lord Byron e sulla dubbia puntualità dei mezzi di trasporto capitolini.
Sebbene alta e non proprio esile, a volte teme di risultare impercettibile, ma a salvarla dalla banalità del quotidiano sono le uscite al vetriolo che di tanto in tanto ama diffondere con nonchalance.
Non è proprio sicura di credere in Dio, ma frequenta una scuola privata di stampo cattolico.
Non ama tradurre il greco, ma si accinge ad affrontare l’ultimo anno di liceo classico.
Non si è mai innamorata, ma alla fine è arrivato Manfredi Vergara, suo professore e in una relazione complicata con Gesù Cristo.
Perché Manfredi è un prete.
E Melania, che non ha mai assaporato la tentazione, si trasformerà in quella più pericolosa per un uomo che non appartiene nemmeno a se stesso.
O forse nel suo amabile inferno.
INTERVISTA:
Ciao Eleonora, benvenuta!
Ciao a tutti!
Felicissima di trovarmi qui e rispondere alle vostre domande.
Dove hai tratto ispirazione per questa storia? Uccelli di rovo?
In realtà questa storia è nata davvero per caso, senza alcuna ispirazione diretta. Ho sempre voluto narrare una storia d’amore dalle tinte un po’ proibite ed ecco che all’improvviso sono arrivati Melania e Manfredi. Il fatto che Manfredi fosse un prete non mi fu chiaro subito. Sapevo di volerlo rendere “vietato” e così scelsi di renderlo proprio il professore di Melania, ma mi resi subito conto, mentre l’idea cresceva nella mia testa, che Manfredi fosse molto più impossibile di così e perciò lo legai a Dio. Un po’ perché la spiritualità dei personaggi mi ha sempre affascinata e un po’ per divertimento.
In quale personaggio femminile ti identifichi di più: Melania, Francesca o Virginia?
L’irriverenza di Melania mi appartiene di sicuro, ma la verità è che Virginia è me proiettata su carta, almeno caratterialmente (temo di non essere affascinante quanto lei). Ha molta forza dentro di sé, ma anche spettri con cui deve fare i conti quasi ogni giorno. Anche io fui soprannominata Lady, sapete? Avevo vent’anni, e molte persone mi chiamano ancora così.
Ci sarà un libro con protagonisti Fabrizio e Virginia?
Non so dirlo ora con precisione, ma di certo leggerete ancora di loro, questo sì.
Chi ti ha ispirato il personaggio di Manfredi? E quello di Melania?
Come ho detto, tutto è nato all’improvviso ed è cresciuto a poco a poco. Ho difficoltà ad affermare cosa mi abbia ispirato di preciso. Probabilmente i miei interrogativi teologici per quanto riguarda alcune caratteristiche di Manfredi. Di Melania, prima ancora di conoscere il suo nome, sapevo solo avrebbe avuto i capelli tinti viola, essendo il viola il mio colore preferito.
Questa è la domanda che agogno più di tutte… ci sarà il seguito dei “Amabile inferno”?
Presto per dirlo, e non voglio ancora sbilanciarmi troppo, ma ci sono tutti i presupposti. Potreste avere modo di sapere come evolveranno le cose tra Manfredi e Melania dopo l’epilogo di Amabile inferno, ma spero anche di poter approfondire le dinamiche di altri personaggi presenti.
Grazie per aver risposto alle nostre domande!
È stato un piacere!
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