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REVIEW PARTY: Giustizia Sottratta di Misty Evans & Adrienne Giordano
in occasione del Review Party oggi vi parliamo del romanzo scritto a quattro mani da Misty Evans e Adrienne Giordano uscito ieri con Quixote Edizioni.
TITOLO: Giustizia Sottratta
AUTORE: Misty Evans & Adrienne Giordano
SERIE: Justice team #1
EDITORE: Quixote Edizioni
PREZZO: € 4,99
Justie “Grey” Greystone è stato licenziato dall’FBI per insubordinazione. Ora, l’FBI vuole usare le sue doti da disertore per fermare un serial killer che è al di sopra della legge. Per mettere Lion in trappola, Grey avrà bisogno della donna perfetta da mandare in missione in incognito.
Sydney Banfield gestisce un centro di accoglienza per donne e raggira la legge quotidianamente, per aiutare le vittime di abuso a fuggire dalle loro vite piene di dolore. Tre delle donne che ha ingaggiato per degli impieghi governativi sono diventate vittime di Lion. Se Syd agirà a modo suo, quel temibile assassino non toccherà mai più una donna.
Grey e Syd organizzano una trappola e Sydney agisce da esca, ma i piani omicidi di Lion prendono una piega inaspettata. La vita di Sydney è in pericolo e Grey si imbarcherà in una corsa contro il tempo per incastrare il killer, che sembra essere tanto inarrestabile quanto spietato.
Justice Greyston è un ex agente dell’FBI: licenziato per insubordinazione non ha perso di vista quello che da molto tempo è il suo obiettivo. Con il nome di Jason Black è entrato a far parte della Sicurezza del Front Range, lavoro che gli permette di seguire da vicino l’uomo a cui dà la caccia. Questo lavoro non è altro l’ennesima copertura di un lavoro a nero per Donaldson, il suo ex capo.
In un locale come il Phantera, succede l’inimmaginabile. Uomini potenti si accompagnano ad escort bellissime, molte delle quali vengono ritrovate poi morte. Sarà proprio durante una serata in cui Grey è di turno che un altro corpo di una giovane donna viene ritrovato senza vita. Grey è determinato a fermare quella catena di omicidi e per farlo ha bisogno di partire dall’origine. Perché c’è una cosa che accomuna quelle ragazze: il posto dal quale provengono.
Sydney Banfield gestisce il Saint Agnes Fresh, un centro d’accoglienza per le donne vittime di violenza, a Sud di Washington. Il suo compito, o per meglio dire la sua missione, non si ferma però qui. Syd non le accoglie solamente, ma le aiuta a fuggire, a cambiare identità, ridando loro una nuova vita, nuove speranze. E molto spesso lo fa infrangendo la legge.
C’è un uomo che la spia dall’appartamento di fronte al suo che è convinto che lei sia l’unico mezzo, l’unica esca, per far uscire allo scoperto Lion. Quell’uomo non è altri che Grey.
Per Sydney non è facile credere alle parole di quell’uomo, non è facile pensare che Ian Goldberg, l’uomo che le ha trovato quel lavoro, l’avvocato del centro, abbia attirato tre delle donne che avevano chiesto il suo aiuto nel giro della prostituzione.
Sarà il suo senso della lealtà e della giusta, lo stesso che la accomuna a Grey, a scuoterla e a farle accettare di essere la trappola per un brutale assassino.
“È una cosa che detesto con ogni fibra del mio essere e che va contro ogni granello di logica che possiedo. Hai ragione, devo adattarmi a te, ma tu dovresti, no, devi, adattarti anche a me.”
Per due tipi come Grey e Sidney non è facile collaborare, adattarsi e non invadere gli spazi altrui. Entrambi sono abituati a cavarsela da sé, a sopravvivere, ad arrangiarsi, a fare di testa propria. Da una parte abbiamo Grey, un uomo tutto d’un pezzo, un uomo che ha scelto di rispettare la legge, un uomo con un piano che non vuole veder fallire, con un passato che l’ha reso quello che è oggi. Non vuole mettere in pericolo la sua nuova partner, vuole che avvicini Lion ma vuole anche che gli stia il più lontano possibile. Il senso di giustizia gli dice che è giusto quello che sta facendo, il cuore è ogni volta sempre più contrario a mettere in pericolo quella donna che sta facendo breccia dentro di sé.
Sidney è testarda, cocciuta, non molto ligia alle regole e alla legge ma è mossa solo dalla sua coscienza. È sfrontata, a tratti spericolata, e una volta che si mette in testa una cosa è decisa a portarla a termine.
Se da una parte la loro missione procede a piccoli passi c’è qualcos altro che fa strada dentro di loro. Un sentimento che cammina lento ma inesorabile, qualcosa che lega. I loro caratteri forti si scontano in continuazione, è una lotta continua anche fuori dai loro ruoli, ma è qualcosa che non possono fermare.
“Non sono una bambina.”“Non ho mai detto che tu lo fossi. Ma ogni tanto, a tutti fa bene essere abbracciati, Syd. Accettalo. Smettila di protestare per un attimo e goditi la sensazione, prima che la mia pazienza si esaurisca del tutto.”
Il personaggio di Grey è un personaggio al tempo stesso complesso e semplice. Il dolore che si porta dentro per la scomparsa di Molly, la responsabilità per quello che le è accaduto, quello che non è riuscito a fermare, lo spinge a dare il massimo, ad incaponirsi per non veder più giovani donne vittime indifese degli uomini. È un uomo leale, con dei principi che lo hanno portato a perdere il lavoro che più amava, quello per cui è nato, pur di salvaguardare quello in cui crede e proteggere le persone a cui tiene; come il suo ex partner.
L’impronta che le autrici gli hanno dato è un po’ quella del personaggio eroe, quello deciso, calmo e solido, ma che al momento giusto perde la testa e tira fuori il suo lato più selvaggio. Un mix che vi farà battere il cuore.
Sydney è per certi versi il suo opposto. Fin dai primi capitoli è possibile definirla una ragazza, come ho già detto, sfrontata, sfacciata e caparbia. Una donna che ha sempre vissuto il sesso come arma per sviare dai problemi, e crede di poter fare la stessa cosa con Grey. È una di quelle protagoniste che prima agisce e poi pensa e sarà proprio il suo partner ha insegnarle un po’ di disciplina, o almeno ci proverà.
Quello che sicuramente condivide con Grey è un bagaglio emotivo importante, un segreto che tiene nascosto dietro le mura dell’Edwin Hospital. Sydney però non aspetta altro che aprire il suo cuore, trovare la persona per cui ne valga le pena, di cui fidarsi per donargli ogni singolo pezzo di sé.
Le loro storie personali che li hanno resi quelli che sono, complicati e intricati, li rendono perfettamente imperfetti da riuscire a stare insieme e capirsi l'una con l'altra.
Quello che sicuramente condivide con Grey è un bagaglio emotivo importante, un segreto che tiene nascosto dietro le mura dell’Edwin Hospital. Sydney però non aspetta altro che aprire il suo cuore, trovare la persona per cui ne valga le pena, di cui fidarsi per donargli ogni singolo pezzo di sé.
Le loro storie personali che li hanno resi quelli che sono, complicati e intricati, li rendono perfettamente imperfetti da riuscire a stare insieme e capirsi l'una con l'altra.
“La somma di due persone incasinate, in un certo senso, equivaleva a una vita felice intera.”
Giustizia sottratta è un romance suspense che tocca diversi punti, non solo il mistero e l’azione ma anche lo stato emotivo dei personaggi, le loro storie, la capacità di crescere e migliorarsi, di evolvere, pur rimanendo fedeli a loro stessi, all’interno del romanzo. È un libro che parte in sordina, all’inizio l’ho trovato un po’ lento, ma che poi esplode con non pochi colpi di scena che vi sorprenderanno in positivo.
L’unica pecca, a mio avviso, è la scrittura in terza persona. Purtroppo, pecca mia, è un tipo di narrazione che mi lascia sempre un po’ fuori dal romanzo e che non mi permette di entrare in totale empatia con le vicende.
Per le amanti del romance suspense, per chi vuole prendersi una pausa dal classico romanzo rosa, Giustizia Sottratta è quello che fa al caso vostro.
4 stelle su 5
A presto,
Elena.
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