Recensione: Il vero desiderio di Grace Burrowes
Buon pomeriggio lettori! Oggi vi parlo de "Il vero desiderio" di Grace Burrowes, uscito a metà Luglio per la Leggereditore.
Per Daniel Banks, un uomo di chiesa dotato di genuina fede, la vocazione è l’ultimo conforto che gli è rimasto. Nel tentativo di voltare pagina e iniziare una nuova vita, accetta il posto di parroco nel villaggio di Haddondale, con il beneplacito del conte di Bellefonte. Lì Daniel incontra lady Kirsten Haddonfield, sorella del conte, una donna bella, sicura di sé e schietta, anche lei vittima di un passato che l’ha ferita nel profondo. L’interesse di Daniel è stuzzicato dall’atteggiamento sprezzante della nobildonna verso le disgrazie subite e dalla gentilezza che invece serba nei recessi più reconditi del suo cuore infranto. Dal canto suo, anche Kirsten subisce il fascino del signor Banks e se ne innamora perdutamente. Ma la relazione tra un parroco e un’aristocratica è quanto di più sconveniente si possa immaginare e, per tanto, sarebbe destinata a rimanere platonica se la Divina Provvidenza non offrisse loro una chance... La felicità completa sembra essere finalmente a un passo per Kirsten e Daniel, ma molto spesso anche il più idilliaco dei giardini ospita un serpente velenoso, furbo e determinato, pronto, proprio sul più bello, a creare scompiglio...
Daniel Banks accetta il posto di posto di parroco nel paesino di Haddondale con il solo scopo di dedicarsi alla sua vocazione e dimenticare il passato e la sofferenza che esso gli ha provocato. Durante un temporale è costretto a rifugiarsi in un cottage ed è lì che incontra Kirsten, la sorella del conte di Bellefonte.
Daniel è un uomo di chiesa, un uomo ligio al dovere, serio, per nulla intenzionato ad infrangere le regole. Per questi motivi la vicinanza di quella giovane ragazza lo destabilizza, lo provoca, e lo scombussola.
Kirsten Haddonfield è una ragazza schietta, intraprendente, selvaggia. L'opposto di ogni dama che conosce, non rispetta i canoni di quella che dovrebbe essere una contessa. Non appena incontra Daniel ne rimane affascinata e giorno dopo giorno finisce per innamorarsene perdutamente. L'aspetto fisico, unito ai modi di Daniel, alla sua generosità, intransigenza e umiltà conquisteranno il cuore di Kristen irrimediabilmente.
In lui, lei rivede qualcosa di se stessa. Nella sua malinconia, nel suo starsene per conto suo, a riflettere e pensare. Entrambi vogliono smettere di essere soli, vogliono avvicinarsi, lasciarsi trasportare da quell'attrazione e quel sentimento che pian piano sta nascendo e che li rende tristi e felici al tempo stesso. Desiderarsi e non potersi avere, sembra questo il loro destino. Sarà davvero così?
"Non voglio indurti a peccare."
"Non indurmi a peccare, tesoro. Inducimi ad amare."
Quando ho saputo dell'uscita di questo romanzo non ho avuto dubbi: dovevo leggerlo. La scrittura di Grace Burrowes mi avevano colpita con Il vero gentiluomo e non vedevo l'ora di leggere la storia di un'altra delle sorelle Haddonfield. Ho trovato quest'ultimo romanzo un po' sottotono rispetto al primo, mi sono sembrati tali i personaggi, le vicissitudini e le azioni. La prima parte del romanzo è, per i miei gusti, un po' troppo prolissa e per quanto mi sia piaciuto il limbo in cui Daniel e Kristen vivono, un limbo in cui trascinano il lettore, credo che con una sfoltita la lettura sarebbe stata più fluida e veloce. Da più di metà romanzo le cose migliorano, c'è azione, romanticismo, lotta per il vero amore, che vi coinvolgeranno molto di più.
"Tu ti concedi a me, Daniel e mi accetti per quella che sono. Questo mi riempie il cuore di gioia."
Se amate i romanzi storici, se non vi aspettate per forza la passione smisurata, i gesti eclatanti, ma un amore, un romanticismo e una dedizione tipici di quei tempi allora Il vero desiderio è quello che fa per voi.
3.5 su 5
Alla prossima,
Elena.
Elena.
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