Recensione: Burn di Giusy Bellone

by - martedì, marzo 27, 2018

Buongiorno lettori, ho letto da poco Burn, un romanzo uscito qualche mese fa per la Hope Edizioni, e ve ne parlo in questo post.


“Spesso mi avevano detto che più si ha paura di una cosa e più quel qualcosa acquista potere, mi avevano insegnato tecniche per non temere nulla, ma non erano servite. Se qualcosa te la porti dentro, anche se in un angolino remoto della tua testa, ti farà male e ti farà sentire inadeguata, inutile, scialba.”
Bessie vorrebbe essere invisibile agli occhi di tutti. Fin da bambina ha dovuto fare i conti con una malattia della pelle che l’ha fatta sentire a disagio e l’ha resa vittima di attacchi di bullismo. Per questo motivo, ora che deve scegliere il college in cui andare, opta per uno lontano dalla sua città natale, in modo da poter iniziare una nuova vita distante dagli sguardi di troppo e dalle battutacce.
Quando viene obbligata dalla sua amica ad andare a una corsa clandestina di automobili conosce Trent, un ragazzo popolare e sicuro di sé che entrerà nella sua vita, stravolgendola, e riporterà a galla tutte le sue paure e le sue insicurezze. Trent è davvero il ragazzo aperto e senza segreti oppure anche lui ha un passato da cui scappare? Bessie potrà davvero fidarsi di lui e lasciarsi andare o si tratta solo dell’ennesima presa in giro?
Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nella società contemporanea e lascia segni indelebili sulle vittime. Ricominciare per loro è difficile, ma possibile, occorre però un lungo percorso per tornare a fidarsi degli altri. Il romanzo è un esempio di come sia possibile farlo attraverso la scoperta dell’amore.




Bessie è una giovane ragazza che studia al college, pronta, almeno teoricamente a prendere la sua vita in mano, vivere nuove avventure e smettere di nascondersi. Bessie nella sua breve vita ha già superato parecchi ostacoli, ha capito che per farsi rispettare bisogna rispettarsi, e che occorre farsi valere nelle situazioni più scomode per noi stessi. Nonostante questo, nonostante il carattere che ha imparato a tirare fuori, rimane una ragazza schiva, che non ama stare al centro dell’attenzione, farsi notare, e il più delle volte fugge agli sguardi degli altri. Di tutti tranne che della sua migliore amica Lottie e di suo fratello maggiore Joy, che studiano nello stesso campus.
Sarà proprio Lottie a trascinarla, una sera, ad una corsa clandestina e sarà proprio lì che, per la prima volta, i suoi occhi ne incroceranno un altro paio che la colpiranno come non le era mai successo.


Trent scende da quella macchina dopo l’ennesima spericolata corsa e il suo sguardo ne intercetta un altro. È questione di secondi prima che lo perda di vista ma saranno quei secondi, insieme ad altre fortunate coincidenze, a rivoluzionargli la vita. Lui è all’apparenza il classico bad boy, quello che ogni sera esce con una ragazza diversa, quello che non ha regole, vincoli e non conosce l’amore. Quando però scopre che la ragazza che ha visto quella sera è la sorellina del suo migliore amico, nonché compagno di stanza, Joy, Trent fa di tutto per starle tra i piedi.
Battutine, screzi, pranzi, colazioni e studio scandiranno i momenti che Bessie e Tren passeranno insieme, intensificando così il loro rapporto e imparando a conoscersi.


“Quel ragazzo mi faceva male. E mi colpiva nel cuore quando mi stringeva in quel modo e mi baciava fino a farci restare senza respiro.” 



Una storia d’amore tipica, forse troppo, del classico romance che siamo abituati a leggere, tira e molla, litigi, baci e squarci di vita normale riempiono le pagine di questo libro. Dalla trama però si parla di bullismo ed è stato questo che mi ha fatto scattare la molla per leggerlo. Sì perché la nostra Bonnie, come vi dicevo all’inizio, ha superato tanto e questo tanto sono stati proprio i soprusi, gli sguardi disgustati e le risa dei suoi compagni di classe per via della sua malattia alla pelle. La vitiligine che si presenta con delle macchie più chiare rispetto al colore della nostra epidermide ha condizionato e continua a condizionare la nostra protagonista che cerca in tutti i modi, con le maniche delle sue maglie, a coprirla. Sarà proprio Trent, con pazienza e dolcezza, a farle capire che lui non vede altro che lei, che l’amore supera anche una piccola imperfezione.


“Eravamo due pianeti spuntati all’improvviso nella galassia e non sapevamo come muoversi o comportarci.” 


Bessie è una protagonista forte e al tempo stesso debole, è sarcastica, pungente ma così tanto da farla risultare ai miei occhi, in più di un’occasione, davvero odiosa. Ho provato a capirla, a capire le sue risposte acide verso Trent, a capire che quello che stava vivendo era a tutti gli effetti un pacchetto di tante prime volte, ma proprio non ce l’ho fatta.
Tren invece è l’emblema del detto “l’apparenza inganna” e sotto quell’aspetto da bello e dannato batte un cuore che ha sofferto e che ha bisogno di essere amato. La sua storia, il suo dolore e il passato vengono fuori a romanzo inoltrato, verso la fine, e mi è dispiaciuto parecchio perché, a mio avviso, non è stata approfondito quasi per nulla il suo personaggio.

Il discorso dei personaggi si estende anche al tema del bullismo, un tema trattato in maniera a mio avviso fin troppo delicata, accennato forse di più verso la fine, o attraverso il personaggio di Lottie – a tal proposito lei, insieme a Joy, mi hanno coinvolta molto di più – ma che non soddisfa a pieno le mie aspettative.
Ho avuto l’impressione che l’autrice sia rimasta troppo sulla superficie di una storia che avrebbe potuto dare molto di più, che avrebbe potuto commuovere ed emozionare, ma che con me non ci è riuscita fino in fondo. Non sono riuscita ad entrare in simbiosi con i personaggi, a vivere le emozione che, soprattutto Bessie, diceva di provare, non mi sono rimasti dentro.

Detto questo non mi sento di sconsigliare Burn perché se amate le storie d’amore piene di battibecchi e i primi approcci questo libro fa per voi, ma se cercate un approfondimento in più, un tema forte descritto alla perfezione, purtroppo non fa per voi.


3 stelle su 5

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