Recensione: L'ultima lanterna della notte di Ornella De Luca

by - mercoledì, febbraio 21, 2018

Buongiorno lettori, la nostra Giulia oggi vi parla de L'ultima lanterna della notte, il secondo volume della The orphanage series.





Capelli lunghi, tirapugni, faccia da schiaffi e fascino gipsy.

Lennox Foster è abituato a vivere ai margini della società, un'ombra tra le tante della criminalità di Boston. Abbandonato dalla madre a soli sette anni, è cresciuto con i suoi quattro migliori amici, insieme ai quali ha vissuto nella spettrale "Villa Sullivan", l'ex orfanotrofio ormai in disuso della loro infanzia. Ed è proprio per proteggere i suoi affetti più cari che Lennox è costretto all'improvviso a partire da Boston in sella alla sua Harley.
Senza meta, senza radici, senza speranze per il futuro.
Casey Allen ama sopra ogni cosa il mare e il vecchio faro sulla scogliera lasciatole in eredità dal nonno, l'ultimo guardiano. Eppure Casey non è libera e selvaggia come la costa frastagliata del Maine, perché porta su di sé il peso di un ricatto: una spada di Damocle che oscilla fra la vita e la morte di una persona a lei molto cara. Le sue giornate sono noiose e prevedibili, senza margine di errore. Un mare all'apparenza fin troppo sereno.
Ma Lennox è furia e tempesta, un'onda che Casey non può permettersi d'incrociare sul bagnasciuga, altrimenti le sue orme saranno spazzate via per sempre.
Una passione segreta, violenze e soprusi nella tranquilla e idilliaca cittadina di Bar Harbor, dove la speranza è affidata a una lanterna lasciata librare nell'etere, custodendo un messaggio rivolto al cielo e a chi non c'è più. La luce del faro le illuminerà la via verso le nuvole.
L'ultima lanterna della notte è una continua altalena di azione e sentimenti: in fuga da un uomo in cerca di vendetta, Lennox incontrerà Casey, in fuga da se stessa e da un rapporto sbagliato.
L'ultima lanterna della notte è il secondo volume autoconclusivo della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, rimasti orfani e cresciuti insieme nella spettrale "Villa Sullivan". Il primo volume, Adesso apri gli occhi, racconta la storia di un'altra coppia, Homer e Diana, ed è stato pubblicato il 6 Novembre 2017.
In chiusura di questo volume è presente anche un'anticipazione del terzo romanzo della The orphanage series: La stazione dei bagagli smarriti, pubblicato prossimamente.

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«Ci rivedremo» promisi. «Al faro».
Allungai le braccia oltre le sbarre e lo abbracciai. Notai la tensione abbandonare lentamente il suo corpo, sentendo le mie mani sulla schiena.
«No che non ci rivedremo».
«Ci rivedremo» insistetti.
Lennox sbuffò, ma l'ombra di un sorriso fece capolino sul suo volto cupo.
«Forse quando cadrà il cielo e le stelle si spegneranno».
Avevo gli occhi gonfi a furia di trattenere le lacrime. Si ricordava di quella nostra conversazione, avvenuta solo pochi mesi prima, anche se a me sembravano passati anni.
«Quando cadrà il cielo e le stelle si spegneranno. Promesso».



Abbandonato dalla madre tossica a soli sette anni, Lennox Foster è abituato a vivere ai margini della società.
I capelli lunghi, la faccia da schiaffi e il coltello sempre a portata di mano gli donano il tipico fascino gipsy.
Costretto a fuggire dall’unica casa che abbia mai avuto e a separarsi dalla sua famiglia formata dai suoi quattro migliori amici, Lennox si ritrova in un viaggio on the road che lo porterà lontano dal suo passato incriminato e che lo condurrà in un paesino del Maine, Bar Harbor, dove l’unica preoccupazione sembra partecipare alle varie opere di volontariato.
Tuttavia, come spesso accade, l’apparenza inganna.
Nella cittadina incontrerà Casey, una ragazza che è costretta a vivere ogni giorno insieme ai suoi problemi che minacciano di sopraffarla.
Due anime tormentate si riconoscono a chilometri di distanza e si attraggono inesorabilmente in un vortice di emozioni contrastanti che le legano per sempre, non senza sofferenza.


“Triste è l’uomo che pone da sè limiti alla propria grandezza” 


Una bella storia che affronta con una sensibilità adatta alle varie situazioni molte tematiche differenti tra loro.
Purtroppo la trama non mi ha pienamente coinvolto, lasciandomi distaccata durante la lettura delle vicende dei due ragazzi.
Mi sono piaciuti i personaggi, le loro storie, le loro motivazioni, il loro pensare, il loro agire e la loro voglia di migliorarsi per le persone amate.
Durante lo svolgersi della storia i due protagonisti sono cresciuti insieme, hanno imparato a fidarsi l’un dell’altra e naturalmente un sentimento dapprima represso è stato poi liberato e accettato, non senza esitazioni e paure. La storia è stata ben strutturata, così come le descrizioni, c'è attenzione nei particolari, e mi dispiace che non sia staccato, per me, quel qualcosa in più.
Nel complesso un buon romanzo con una storia originale, profonda e per niente scontata.


“Sono io a plasmare le mie giornate, ricordalo, non mi affido mai al caso”



VOTO: 3 stelline 

Alla prossima,
Giulia!

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