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Recensione in anteprima: La poesia dell'anima di Patrisha Mar
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
Il nostro protagonista è Giulio Dante, proprietario di un'officina, con la passione per la scrittura in cui si rifugia e con la quale si sfoga, e che assomiglia a Ryan Gosling. Riuscite ad immaginarlo vero? Ecco diciamo che le donne non gli mancano, non è affatto timido, anzi usa tutto il suo fascino per fare conquiste, tutte però a breve termine. A lui non interessa altro.
Un giorno arriva nella sua officina Dafne, una ragazza spigliata e bellissima con cui uscirà. Dopo la prima notte lei cercherà in tutti i modi di riavvicinarlo e di convincerlo a volere di più. E sarà proprio Dafne a presentargli Anna, la sua migliore amica, quella che diventerà poi la sua impiegata part-time.
Anna è l'opposto di Dafne: è timida, solitaria, si nasconde dietro i suoi occhiali e i vestiti larghi, e soprattutto è alla ricerca disperata di un lavoro. Ha lasciato la facoltà di medicina per non gravare sulle spese della famiglia dopo l'incidente di suo padre, e ora è intenzionata a lavorare nell'officina di Giulio, anche se lei di contabilità non sa proprio nulla. Lei che si rifugia nella lettura, lei appassionata di Mr Darcy, lei così dolce.
“Tutti abbiamo paura di qualcosa, ma se permettiamo alla paura di dominarci, gliela diamo vinta, no?”
L'incontro tra Anna e Giulio è un incontro di anime destinate, loro così diversi, loro con un presente ingombrante, con delle responsabilità da affrontare, riusciranno a sconvolgere l'uno la vita dell'altro. Hanno qualcosa in comune, però: non hanno mai amato davvero. Non sanno cosa significa dare tutto ad un'altra persona, affidargli se stessi e il proprio cuore.
L'evoluzione del loro rapporto è lenta, giusta. All'inizio Anna è quasi intimorita da quel ragazzo carismatico, divertente e gentile che è Giulio, ma è anche determinata – o forse non ci riesce – a non dargli spago. Lei è lì per lavorare, non per ridere e scherzare con il ragazzo per cui la sua migliore amica ha una cotta. Giulio dal canto suo è determinato a scoprire cosa si nasconde dietro il muro che la sua dipendente a tirato su, un muro che non fa avvicinare nessuno. O quasi.
Tutto cambia quando Anna incontra per caso Tommaso, il fratello affetto dalla sindrome di Down di Giulio. Tommaso è un'anima pura, un ragazzo buono che cerca la sua strada e tenta di far capire al fratello maggiore che ormai è un uomo. Tommaso si innamora, legge Harry Potter, cresce e trova in Anna un'amica con cui confidarsi, un'amica da ascoltare e con cui parlare di tutto. Sarà proprio questo meraviglioso ragazzo a unire in maniera ancora più profonda Anna e Giulio.
Un legame, il loro, pieno di alti e bassi, di sentimenti celati e sussurrati, di voglia di lasciarsi andare, di paure e di equivoci. Due ragazzi testardi alla ricerca della felicità e di loro stessi, che vi trascineranno su un'altalena di emozioni da cui non riuscirete a staccarvi.
“Anna, non mandarmi via. Sperimentiamo insieme cosa vuol dire amare, che sia una incredibile prima volta per entrambi.”
La poesia dell'anima è un romanzo puro, dolce e delicato. Il titolo gli calza alla perfezione perché tocca l'anima del lettore in modo quasi impercettibile attraverso dei personaggi reali che durante la lettura ti accompagnano, ti prendono per mano e ti conducono dove vogliono loro. Nella loro storia. L'amore c'è, in ogni sua sfumatura. Il rapporto tra Anna e Giulio vi farà battere il cuore, sorridere, distruggerà la corazza dei meno romantici, ma sarà il rapporto tra Giulio e Tommaso a conquistarvi definitivamente. Ho amato tutto di loro, ho amato il loro modo di ridere, la loro vita quotidiana e ho capito i comportamenti di Giulio, fini solo a proteggere il fratello da un mondo che li ha già fatti soffrire troppo.
“Sapeva di limone e sole, di estate e pioggia, sapeva di vita, una vita che esplodeva con il proprio sapore dentro la sua bocca e lo mandava in estasi.”
Una scrittura, quella dell'autrice, che ho avuto modo di scoprire con il suo precedente romanzo e che si conferma coinvolgente, lineare e scorrevole. Non ci sono punti morti, forzature o cose che vorreste cambiare in questo romanzo. Da Giulio e Anna ai personaggi secondari, Dafne, Tommaso e Angelo, tutto è assolutamente perfetto.
Consigliato!
5 stelle su 5
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