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Recensione: Dark Truth di Daria Torresan e Brunilda Begaj

by - martedì, febbraio 27, 2018

Buon Martedì lettori! Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Brunida e Daria, il secondo della The Justice Series. Nonostante si parli di altri personaggi vi consiglio caldamente di leggere il primo per poi buttarvi su questo, per avere una visuale d'insieme completa.



Alek O’Connell ha promesso: lei pagherà per mano sua. Perché niente è sacro quanto la sua famiglia e lei ha fatto l’errore di tradirla. Ha sempre servito la legge con integrità, determinazione ed equilibrio, in nome del distintivo che porta. Ora, odio e vendetta gli annebbiano la mente. Vuole umiliarla, ferirla, distruggerla. Eppure più la detesta, più la desidera.
Sheryl Foster sa di aver sbagliato, ma non aveva scelta. Sa che Alek non è più l’uomo di cui si è innamorata, sa che deve temerlo. Non può fidarsi di lui, ma il suo corpo continua a tradirla e il cuore a sperare ingenuamente. Ma lui non è il suo unico nemico. C’è un passato, celato nel buio, che come un segugio la fiuta, la bracca. Dalla sua parte c’è una verità che potrebbe riscattarla agli occhi dell’uomo che ama. La stessa verità che la incatena a quel passato che non si fermerà davanti a nulla pur di riaverla.




Abbiamo lasciato Hope e Rhys innamorati, felici e pronti a vivere, o almeno provarci, la loro normalità. Abbiamo lasciato Hope davanti alla tomba di suo nonno ad ascoltare la verità uscire dalla bocca della sua migliore amica, l'amica che l'ha tradita. Abbiamo lasciato un uomo arrabbiato, ma che dico, furioso, stringere i pugni e giurare vendetta.
Li abbiamo lasciati così.
Ieri.
Oggi. Oggi Sheryl sta tentando con tutte le sue forze di ritrovare il suo equilibrio. Si divide tra il lavoro in un pub e il suo fratellino Erik, l'unico e il solo per cui è disposta a tutto pur di proteggerlo. È per lui, per non farlo cadere tra le grinfie del suo patrigno, che ha tradito la sua migliore amico e l'uomo che amava. Sheryl tenta di proseguire la sua vita e anche se adesso è circondata da persone che le vogliono bene e di cui si fida, il passato e i rimorsi sono dietro l'angolo.
Più vicini di quanto crede.

Alek è un uomo distrutto, un uomo diverso, con un solo ed unico obiettivo. Scovare il nascondiglio di Sheryl e distruggerla, umiliarla, vendicarsi. Alek ha perso tutto per colpa di quella donna, l'uomo che considerava suo nonno è morto, e Hope, la sua migliore amica, ha rischiato di fare la stessa fine. Per colpa di quella donna non crede più a nulla, se non all'odio che nutre nei suoi confronti.

Per una mera coincidenza Alek si ritroverà nel locale dove lei lavora, ubriaco e certamente non in grado di tornare a casa, e sarà proprio Sheryl ha prendersi cura di lui, a portarlo nel suo appartamento e farlo dormire nel suo letto. Dal momento in cui però il nostro poliziotto apre gli occhi inizieranno per loro i guai.


“I giorni trascorsi lontano non hanno cancellato la memoria dei ricordi.” 




Sheryl è un personaggio forte e al tempo stesso fragile, è una donna che non ha mai conosciuto l'amore, non da sua madre, non da suo padre scomparso troppo presto, né da nessun uomo. È una donna che si è ritrovata costretta a fare una scelta, ha combattuto e ha tradito, ma sa che l'ha fatto per una buona causa. È questo sentimento ad altalenarsi al rimpianto, al dolore per aver rinnegato e “venduto” i suoi amici al nemico, e alla vergogna. La stessa che ha provato e prova quando Alek la fissa. Lui è l'uomo che l'ha sempre capita, che non l'ha mai giudicata ed è lo stesso che ora la tratta come se fosse la feccia dell'umanità. Alek è un uomo che fugge dall'amore e si culla nell'odio, facendosi accecare da esso e non riuscendo più a capire nulla.



“Lui aveva il mio cuore e ce l'ha ancora. Io sono rotta dentro, ma lui avrebbe potuto riaggiustarmi.” 

Il loro è un rapporto scandito da attrazione, segreti, amore tenuto prigioniero in due corpi troppo piccoli per contenerlo e amicizia. La passione è potente ma l'odio e la tensione che sprigionano le loro anime lo è ancora di più. Sheryl e Alek dovranno scegliere, capire quello che li rende felici, e quando il passato di Sheryl tornerà per chiudere i conti e reclamarla ancora una volta, dovranno unirsi, dovranno fidarsi.
Ci riusciranno?


Dark Truth è una storia ricca di phatos, concentrato nella seconda metà del romanzo ma ugualmente efficace, di adrenalina, coinvolgente e appassionante, in alcuni tratti emotivamente toccante. I racconti di Sheryl vi emozioneranno, vi faranno stringere il cuore ma lo farà anche il “cancro” che è la Mafia, il modo in cui agisce, in cui miete vittime senza guardarsi indietro, il modo in cui tutto questo viene raccontato. In alcune scene, non mi vergogno a dirlo, i miei occhi si sono inumiditi.
Sheryl e Alek li abbiamo già conosciuti nel primo volume ma vi ritroverete a leggere di due persone nuove, che non vi aspetterete, e che ho preferito rispetto al primo volume. Alek sveste i panni solo del bravo ragazzo, diventa spietato, il classico bad boy, ma riesce anche a ritrovare la parte romantica, quella che Sheryl gli tira fuori. Sheryl subisce un cambiamento notevole dal primo, completamente capovolto il suo personaggio, e questo mi è piaciuto. Mi è piaciuto vedere le loro debolezze, i loro punti forti, le loro paure. Chi sono davvero.


“Quando ti fingi qualcuno che non sei, non puoi meravigliarti dei pessimi risultati che ottieni.” 



Devo ammettere che questo romanzo mi è piaciuto molto più del primo, ho trovato più ritmo, ho trovato che la scena non si sia troppo allontanata dai personaggi principali, ma al tempo stesso abbia gettato le giuste basi per il terzo volume. Confermo anche la mia opinione sulla scrittura di Brunilda e Daria, un duo che non fallisce, che si dimostra affiatato tanto da non farti vedere che è un romanzo scritto a quattro mani. Due menti che diventano una, due penne che si fondono creando storie degne di essere lette.
Non ci resta quindi che sperare che Cloe – la collega di Alek – e Jordi – l'amico di Sheryl – arrivino presto da noi.

5 stelle su 5

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