Buongiorno lettori e buon Martedì. Oggi vi parlo di uno degli ultimi libri che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.
Scopriamo insieme la mia opinione.
Marietta Piccini lavora nella redazione di una minuscola, raffinata casa editrice inglese. Un pomeriggio, sui gradini della London Library, viene investita da una folata di vento che manda all’aria le sue carte. Nell’affannarsi a raccoglierle, si appropria accidentalmente di un misterioso pacchetto che, una volta a casa, rivela un contenuto intrigante: il testo battuto a macchina di un romanzo che Marietta, curiosa, inizia a leggere senza più riuscire a smettere… È la storia, fitta di ostacoli e complicazioni, di un tale Paul Swift, impiegato di banca di trent’anni affetto da inguaribile ottimismo e da una profonda fame di vita. Affascinata, Marietta non può fare a meno di seguire gli indizi di cui il romanzo è disseminato nel tentativo di risalire al suo autore. Per provare a scrivere insieme a lui il proprio, meritatissimo lieto fine. Romantico, sognante e venato di saggia ironia, Il romanzo degli istanti perfetti è un inno ai capricci del caso e al potere della letteratura: un piccolo monumento all’amore per i libri, tutti i libri – anche e soprattutto quelli destinati a restare chiusi in un cassetto


Marietta Piccini si è trasferita a Londra per inseguire il suo sogno. Lavora in una casa editrice e ha il compito di scovare i romanzi meno commerciali e farli pubblicare dal suo capo Mr. Thornton, direttore della Millefeuille.
Marietta è sommersa di romanzi, buoni, mediocri, pessimi, ottimi. Li legge e li conversa tutti, dal primo all'ultimo. Ha una libreria personalissima fatta di prime edizioni, uniche, rilegate con dello spago colorato, accatastate l'una con l'altra.




Una mattina, scendendo le scale della biblioteca, una folata di vento le recapita, per mano di uno sconosciuto, un romanzo. Un romanzo incompleto. Senza titolo. Il romanzo degli istanti perfetti. Una coincidenza? Uno sbaglio? O un'opportunità?
Marietta porta il romanzo in casa editrice, lo legge al suo capo che, preso dall'entusiasmo, le chiede di terminarlo. La redattrice ha solo una possibilità: ritrovare l'autore e pubblicare il romanzo a suo nome.
Iniziano così le ricerche di Marietta in giro per Londra che la porteranno ad interagire con altri personaggi e ad immergersi nella lettura del libro incompiuto e a vivere attraverso le sue pagine.


Per me è piuttosto difficile recensire questo romanzo, quando ho letto la trama, sono rimasta colpita e incuriosita e proprio la curiosità mi ha spinta a volerlo leggere. Insomma, avevo la mia generosa dose di quantità e proprio per questo sono rimasta piuttosto delusa.
Non ho nulla da dire sulla scrittura dell'autore, perché Thomas Montasser con le sue descrizioni ti porta all'interno degli scenari del romanzo, ha uno stile pulito, preciso e ricercato. Quello però che mi ha fatto storcere il naso è stata la storia. Il libro nel libro.
Tutto parte bene per poi perdersi e rimanere pressoché irrisolto.
Se proprio devo dirla tutta, la storia di Paul Swift, protagonista de Il romanzo degli istanti perfetti, è quello che mi ha fatto entrare un po' più in sintonia con lui, ma come ho già detto sopra, non ha saputo trattenermi. Così come, purtroppo, anche gli altri protagonisti. Non ho avuto il tempo di affezionarmi, di capirli, di vivere con loro le emozioni.



Un libro secondo con me, con un ottimo input che mi ha lasciata un po' insoddisfatta a cui magari, tra qualche tempo, darò una seconda possibilità.




3 stelle su 5