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Recensione "I figli di Danu. Il richiamo." di Melissa Pratelli

by - lunedì, ottobre 09, 2017

Carissimi lettori,
la nostra Giulia ha letto per voi il nuovo romanzo di Melissa Pratelli, scopriamo insieme cosa ne pensa.

Titolo: I figli di Danu. Il richiamo

Autore: Melissa Pratelli

Genere: Urban Fantasy

Target: ragazzi

Editore: DZ edizioni

Collana: Fantasy

Pagine: 462

Prezzo: 14,90 euro

Penelope Lee Johnson ha sedici anni, una famiglia ingombrante e un desiderio: entrare a Oxford. Per questo, decide di trasferirsi in Scozia e frequentare una delle scuole più prestigiose del Regno Unito. Al suo arrivo, Lee conosce i MacIntyre, che appartengono a una ricchissima e misteriosa
famiglia di Edimburgo. La ragazza instaura da subito un legame molto forte con loro, che sembra avere del sovrannaturale e che la spinge a indagare. Ciò che non si aspetta, però, è che il loro segreto affondi le radici in un lontano passato. E ancor meno che coinvolga anche lei. Lee dovrà quindi trovare il coraggio di riscoprire se stessa e sventare la minaccia che incombe su di lei.  



Penelope Lee Johnson, o solamente Lee, è una ragazza di 16 anni londinese, sognatrice, ambiziosa e con molta voglia di andarsene da casa, per via dei continui litigi tra i genitori che la stanno mandando fuori di testa.

L’occasione le si presenta non appena riceve la lettera dalla prestigiosa St. George, felicissima di accettarla nel suo istituto con una borsa di studio completa. Piccolissimo problema: si trova in Scozia.

Lee, dopo aver convinto i suoi che un’esperienza simile le avrebbe solo giovato, riesce a squagliarsela ed approdare nella terra a cui sente di appartenere, con le sue leggende, le tradizioni, il paesaggio suggestivo e magico, non sapendo che il suo destino è lì ad aspettarla.

Non appena si trova di fronte all’imponente cancello della St. George, il peso della responsabilità ricade su di lei, per fortuna a salvarla c’è Nathaniel MacIntyre, occhi azzurro mare e capelli di un castano caramello, che la costringe ad entrare e quindi ad iniziare la sua esperienza all’istituto.

Le figuracce non tardano ad arrivare e così anche i momenti imbarazzanti che si troverà ad affrontare non appena conosce la sua compagna di stanza, Davon Stuart, una ragazza molto gentile e simpatica, ma soprattutto la fidanzata di Ben, il fratello minore di Nathaniel.

Molto fortunatamente, la ragazza stringe quasi subito amicizia con i due, ambientandosi alla perfezione nella scuola che la preparerà al suo più grande sogno, ovvero entrare ad Oxford.

Purtroppo, però, non aveva messo in conto una profezia che l’avrebbe legata inesorabilmente alla stirpe dei MacIntyre, una dinastia maledetta da una strega a cui è stato fatto un torto.

Tra i chiari di luna e i meravigliosi boschi della Scozia, Lee conoscerà l’amore, il dolore e i limiti che dovrà superare per salvare le persone che ama.


“Non ci era concesso ciò che avevano gli altri, noi eravamo diversi e saremmo sempre stati soli nel profondo”


Non appena ho letto la trama di questo libro mi son detta che doveva essere avvincente e intrigante come storia... Mi sono leggermente ricreduta.

La storia di per sé è ben strutturata, ho colto, però, in alcune descrizioni delle debolezze nel raccontare le scene fantasy, quasi come se l’autrice si trovasse in difficoltà in certi momenti.

La descrizione dei paesaggi, delle strutture e dei personaggi è stata eseguita in modo molto adeguato e preciso.

Non mi hanno molto convinto, invece, le motivazioni che hanno spinto la protagonista ad andarsene di casa, le ho trovate un po’ scarse, soprattutto perché durante l’intera storia, il vero motivo, ovvero quello di studiare per poter entrare ad Oxford, viene molto spesso accantonato.

Un’altra debolezza del libro, a mio parere, è la presenza di sentimenti che per la maggior parte del tempo ho trovato superficiali.

Mi hanno fatto sorridere, invece, le situazioni imbarazzanti che l’autrice è riuscita a descrivere, senza far diventare il tutto irreale.

La componente fantasy è ben impostata, la storia che si cela dietro il maleficio altrettanto.

Consiglierei questa lettura ad un pubblico adolescente e molto interessato al genere, che apprezza l’ingenuità che la protagonista trasmette per la sua giovane età.

2 stelline su 5 

A presto, 
Giulia



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