Recensione: Dimenticati di me di Sara Fiore

by - lunedì, maggio 15, 2017


Buon pomeriggio lettori, oggi la nostra Angela vi parla di una nuova uscita edita dalla Elister Edizioni. Scopriamo insieme la sua opinione.



Laura è una giovane donna in fuga dal suo passato e dai ricordi di un amore perduto, che le hanno lasciato un grande vuoto nel cuore. Una dolorosa voragine che lei riempie con cattive abitudini come l’abuso di alcool, e atteggiamenti astiosi verso il prossimo.
Lasciata l’Italia, finalmente sente di poter ritornare a vivere, ma non è facile e la barriera che ha messo tra lei e il mondo circostante non sembra voler crollare.
La sua esistenza sembra procedere senza emozioni, fin quando non s’imbatterà in Richard, giovane uomo di successo, tanto ricco quanto solo. L’unico in grado di vedere la solitudine e il dolore che nasconde Laura sotto quella corazza dura e inavvicinabile. Riuscirà Richard ad abbattere le difese di Laura e aiutarla a provare quei sentimenti ormai sopiti da troppo tempo?


Laura è una donna che, in seguito a un evento che ha segnato drasticamente la sua vita, decide si trasferirsi in un paese straniero. Lì ci sono i suoi amici che sono come fratelli, per lei. La aiutano, le danno consigli, la sostengono e la canzonano quando dimentica di dovere a se stessa un po’ di amore e rispetto.

Richard è un editore di successo, forse troppo di successo tanto che fatica a trovare amici veri e una compagna che lo apprezzino per quello che è e non per quello che ha.

L’incontro tra i due avviene per caso; lui sente che Laura è diversa, gli ispira fiducia. Al contrario, lei, lo evita e lo tratta anche in malo modo, ma questa è una costante del suo carattere, un’arma di difesa per non soffrire più.

Sono sincera e ho trovato la trama “ingannevole”, diciamo così, in quanto, induce a pensare che la strada della guarigione interiore di Laura sia quella dell'amore e non dell’amicizia (anche se questa è, senza ombra di dubbio, un dono almeno quanto l’amore), l’amore che aiuta in qualche modo a superare il dolore a cui la vita spesso ci sottopone. Un dolore che va al di là di una delusione, di un tradimento, cose che, in confronto a ciò che ha vissuto Laura, sono delle banalità. La vita di una persona è fatta di tanti giorni ma ne basta uno soltanto per cambiare l'intera esistenza. Cambiare in negativo, com'è successo alla protagonista che è arrivata quasi al punto di autodistruggersi seppur inconsapevolmente, nonostante l'affetto delle persone care. Fino a quando incontra Richard, la cui vita non gli ha sempre sorriso.

Benché Laura abbia tanti amici che non la lasciano mai sola, la aiutano e la proteggono, sarà solo un amico a guidarla per uscire dal suo tunnel. Questa salvezza è reciproca perché anche lei si rivelerà un’ancora per lui.




Sono rimasta delusa perché, ripeto, la trama fa pensare a tutt'altro. Non voglio dire che il risvolto della storia sia brutto ma modificherei la struttura della sinossi, a essere onesta!

La storia è di certo un inno alla speranza e a un nuovo inizio, a lasciarsi alle spalle le sofferenze e a portare nel cuore ciò che di bello la vita ha dato, le gioie vissute con amore. Ecco, nella trama (che in qualche modo deve svelare alcuni punti cardine della storia proprio per distinguerla dalle altre e attirare l’interesse dei lettori) avrei approfondito di più l’elemento dell’amicizia. Il pov di Richard è importante ma, secondo me, non al punto di alternarlo a quello di lei. Almeno questo è ciò che ho provato durante la lettura.

Ho trovato diversi errori grammaticali, refusi e tantissime ripetizioni che potevano essere evitate e rendere la lettura meno pesante. Anche la punteggiatura mi ha lasciato perplessa, soprattutto nei dialoghi. In alcuni momenti ho pensato di leggere una bozza e non il testo definitivo della pubblicazione. Le ridondanze potevano essere pulite, almeno è questo che ci si aspetta da una Casa Editrice.


3 stelle


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