Recensione: "Darkness Within" di Laura Pellegrini

by - mercoledì, maggio 24, 2017

Buon pomeriggio, gioie dello scrigno.
Oggi vi parlerò del nuovo romanzo di Laura Pellegrini, in uscita domani, che ho letto e recensito per voi in anteprima.
Buona lettura...


Titolo: Darkness Within

Autore: Laura Pellegrini

Editore: Self Publishing

Prezzo: 2,99 


Sinossi: 

Jonathan Maier è il cantante di una band di successo, i Dead Strippers. Andrea Anderson, una regista della BBC, rappresenta invece il suo incubo peggiore. Egoisti, arroganti e cinici entrambi, saranno costretti a vivere l’uno la vita dell’altra a causa di un programma televisivo che entrambi non hanno la benché minima intenzione di portare a termine, condividendo così una gabbia fatta di imposizioni, sfottò, sesso e arroganza, odiandosi, disprezzandosi, pur volendosi irrimediabilmente.
Ma si può rimanere stoici e fermi malgrado il cuore che si sente battere nel petto? 

C’è stato un tempo in cui ho creduto che tutto ciò di cui avevo bisogno fosse solo sesso, alcol, depravazione e musica. C’è stato un tempo, neppure tanto lontano, in cui mi bastava salire su un palco, suonare la mia chitarra e ubriacarmi delle urla del mio pubblico per sentirmi un dio onnipotente e sedare i miei demoni. C’è stato un tempo in cui la perdizione, la decadenza morale, hanno rappresentato l’unico baluardo da raggiungere. 
E quel fondo, il baratro, l’ho toccato con mano, sbattendo in faccia al mondo il mio sorriso più dannato.
Distruggersi per non sentire, scopare per riuscire a vivere.
Quel tempo è esistito, ma quel tempo è anche terminato e la svolta, la luce che mi ha colpito gli occhi, porta solo un nome: Andrea.


Andrea Anderson è una regista della BBC, trent’anni e vive una vita tranquillissima, nonostante il suo caratterino che sarebbe capace di buttare giù dei palazzi. Ma non poteva essere altrimenti, dopo aver trascorso parte dei suoi anni insieme a quattro fratelli. Ma proprio questo suo modo di essere le darà la forza per affrontare il suo prossimo incarico. 

“Io sono il re decadente della perdizione più assoluta, il figlio non riconosciuto del caos, l’amante della lussuria, il padrone indiscusso di questo circo di psicopatici che mi circonda. 
Io sono Jonathan Maier, la scelleratezza, la follia.” 

Jonathan Maier, è lui il suo nuovo incarico. Cantante di una band famosa, con un animo tormentato e una reputazione da salvare per poter ritornare sul palco come una volta. Ecco cosa dovrà fare Andrea: un reality su colui che sconvolgerà la sua vita tranquilla. Perché, avendo entrambi un carattere scontroso, portare a termine questo lavoro si rivelerà una vera e propria sfida. 

“La voglio. La voglio in un modo diverso, in un modo quasi normale, strano a dirsi. La voglio come mai prima d’ora, in modo imperioso, necessario, ma forse è solo l’ennesima manifestazione dei miei capricci che si incanala nel suo continuo e snervante respingermi, forse. “ 

Ma la prima sfida da vincere per Andrea sarà quella di resistergli. Perché nonostante la sua lugubre vita e l’odio che si ritroverà a provare nei suoi confronti, il suo corpo lo richiama come acqua in un deserto. E Jonathan non le renderà di certo le cose facili. Desidera averla in tutto e per tutto, in ogni modo possibile. E non ha nessuna intenzione di arrendersi.




Finalmente! 
Finalmente una vera donna e non la solita verginella che casca all’istante ai piedi di un Dio del sesso. Perché Jonathan Maier è questo. Questo e molto altro. Quell’altro che mi ha portata ad amare il personaggio follemente. L’ho odiato all’inizio per i suoi rozzi modi di fare, ma ogni cosa ha un suo perché e scoprendo cosa si celava dietro tutto ciò non ho potuto fare altro che apprezzarlo capitolo dopo capitolo. 
La cosa che anche mi è piaciuta tanto è stato il fatto che improvvisamente non si è trasformato in una pecora, sempre un duro ma con un cuore più aperto. 

Prima di questo ho letto di Laura Pellegrini, Prima che faccia buio, un romanzo che mi aveva preso anch’esso nel modo giusto, ma quest’ultima lettura è stata capace di farmi leggere fino a notte fonda, nonostante la mattina dovevo svegliarmi presto. E c’è da dire che è anche la pima volta che mi cimento in un Dark, genere che non apprezzo molto perché abbastanza violento per i miei gusti personali. Però in questo non vi ho trovato nessun tipo di violenza, solo scene di sesso forti ed esplicite, ma che comunque si stanno alla grande. 

Però, la cosa che mi ha colpito il cuore è stato lo stile che l’autrice ha usato, pensieri scritti in modo sublime e talmente profondi dar far accapponare la pelle. Vorrei elencarveli tutti, ma ne sono davvero troppi. Quindi non dovete fare altro che leggerlo. 

Ho apprezzato ogni singola pagina di questo romanzo.


VOTO: 5 stelle su 5
Alla prossima, Arianna!

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