Recensione: A modo mio di Viola Raffei

by - mercoledì, ottobre 05, 2016

Buon pomeriggio lettori dello Scrigno. Oggi Erika ci parla di un romanzo erotico, edito dalla Casa Editrice ErosCultura.
Buona lettura!



Julie è una bellissima ragazza di 25 anni che sta per laurearsi in agraria, quando incontra Leonardo, uno splendido e affascinante giovane che le sconvolge letteralmente la vita e soprattutto i sensi: sa fare l’amore come nessuno prima di lui! Le cose, però, non vanno come lei sperava e la comparsa di un nuovo ragazzo, Gabriele, mescolerà le carte rendendo tutto assai complicato e difficile.Si ritroverà in mezzo a due fuochi senza sapere che direzione prendere. Riuscirà l’amore a indicarle la strada giusta? Tra amori, lacrime, baci, sesso, Julie capirà con chi vorrà vivere il resto della sua vita. ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO





Il libro narra le vicende di una giovane laureanda, Julie, che incontra per caso l’uomo dei sogni: Leonardo. All’inizio il loro incontro è molto fisico, più che mentale, e lei viene letteralmente travolta da tutto questo fascino, non sapendo però la sua vera identità. Una volta scoperto, lo caccia dalla sua vita, cercando per di più di dimenticarlo con Gabriele, un commesso di un sexy shop, ma ovviamente il destino ha altri piani…

Premessa la breve sintesi, di cui ovviamente non farò troppi spoiler, parliamo ora del libro in sé. Ho avuto serie difficoltà a recensirlo, in primis per tutto quello che ho letto nelle altre recensioni; si discosta parecchio da quello che ho visto io, e mi ha saputo dare questo libro.

Gli stessi personaggi, non sono descritti dettagliatamente, né il carattere né qualsiasi cosa che caratterizzi il singolo.

Passiamo poi, alla struttura del libro. Capisco che la casa editrice EROSCultura non sia una CE che incentiva i gialli, thriller o simili, ma nemmeno mi aspetto un linguaggio tale da rendere volgare e inappropriato per certi versi questo libro, perché le basi della storia sono buone, ma è sviluppata non bene, direi, al limite della decenza, sinceramente nemmeno con le amiche parlo così!!
Scene spesso inverosimili, con lei che sviene o viene (a seconda dei punti di vista) solo se lui la guarda, solo se lui la tocca;
I dialoghi di ogni scena, anche quelli tra le due amiche, Julie e Nicoletta, sono estremamente infantili, molto piatti, ma d’altronde come tutta la storia, non c’è un colpo di scena, non stimola il lettore a spingersi oltre, non c’è qualcosa che ti incentiva a conoscere quello che sarà della storia, il continuo.

Sono del parere che, spesso si può scrivere o descrivere una scena di sesso anche senza usare terminologie così estreme e forti; un consiglio o una certezza, non lo so, sta di fatto che credo che, dietro ogni buon libro, ci debba essere una buona base, un qualcosa che coinvolga il lettore, qui a mio avviso non c’è molto a cui appigliarsi, ed è un vero peccato!

Detto questo, consiglio alla scrittrice di rivedere alcune forme lessicali, e forme strutturali, e spero che la prenda come un suggerimento e non una critica.

Alla prossima, Erika








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