Presentazione: "Black Angel – Il Figlio dei Demoni" di Valentina Bellucci

by - venerdì, aprile 17, 2015

Buon giorno! Iniziamo subito con una presentazione che sono sicura attirerà la vostra attenzione: "Black Angel - Il Figlio dei Demoni" di Valentina Bellucci!

Titolo: Black Angel – Il Figlio dei Demoni

Sinossi:
Una strega. Un vampiro. Legati da un amore impossibile.
"I fiori sbocciano e appassiscono, così come una vita nasce e un'altra muore. Cos'è in fondo la vita? Che cos'è la morte? Sono un vampiro. Non ho paura della morte. Non la temo".
«Che cosa mi hai fatto?»
C'è un Marchio che si riflette nelle ere. Un Marchio molto antico, simbolo di una casta di vampiri. Un Marchio che lega il destino di due vite. Il Marchio de "Le Rose del Male".
«Sono venuta a prenderti»
La vita scorre tranquilla per Elia, un giovane vampiro biondo. Ma all'improvviso qualcosa sconvolge tutto il suo mondo e lo porterà indietro nel tempo, fino a un passato oscuro che nemmeno lui conosce. Ma cosa sono queste visioni che lui ha? E perché gli portano dolore? Solo Mayah riesce a capirlo. Ma l'amore tra loro riuscirà a fermare le forze oscure?

Elia era un giovane mortale quando la sua famiglia fu uccisa e lui venne rapito.
Portato in un altro mondo parallelo al nostro, gli viene cancellata la memoria grazie al potente potere di un Marchio, e successivamente viene trasformato in un vampiro, perché ha un compito da svolgere, una missione molto importante: uccidere l’Erede al trono sul Regno di Fera.
Da sempre innamorato di Mayah, una giovane e bellissima strega, tenta però in tutti i modi di allontanarla da sé perché percepisce un grave pericolo incombere su di lui. La notte si sveglia con gli incubi, e pure il colore rosso ha il potere di renderlo vulnerabile creandogli delle visioni. Forse si tratta di una maledizione, o di un passato che non lo abbandona...
Mayah però non accetta questo allontanamento, e tenta in tutti i modi di raggiungerlo per fermarlo, per farlo ragionare e abbandonare la missione. Ma durante il viaggio Mayah viene attaccata da un licantropo. In fin di vita riuscirà a raggiungere Elia? Riuscirà l’amore per lui a sconfiggere la morte?

Genere: fantasy
Numero di pagine: 312
Data di uscita: 26 marzo 2015
Link per l’acquisto:



Un estratto:
La stanza è illuminata solo dalla fioca luce di una candela. Avevo chiesto che mi si portassero altre candele perché amo le candele e l’odore pungente della cera sciolta richiama alla mente sensazioni piacevoli. Qualcuno è andato a comprarle: nel cassetto dello scrittoio non ci sono più.
Non voglio iniziare a scrivere questa storia senza l’atmosfera ideale. Ho bisogno di concentrarmi, di riportare alla memoria tutte le sensazioni che mi hanno accompagnato in questa vicenda. Non che mi rimanga difficile, sia chiaro. Sono un vampiro e riesco a ricordare quasi alla perfezione ogni particolare senza difficoltà, ma desidero ugualmente soffermarmi ad ammirare le gocce di cera che cadono lentamente lungo il fianco della candela. L’aria fresca d’autunno entra dalla finestra aperta e le bianche tende di lino oscillano dolcemente nella brezza notturna, mentre una discreta pioggerella scandisce il tempo con frequenze rilassanti.
La piuma d’oca che sto usando provoca un delizioso frusciare sulle pagine bianche di pergamena. Non sono mai stato così felice nonostante tutte le sofferenze che mi hanno accompagnato. Ho i capelli biondi e lisci, tagliati appena sotto l’orecchio; gli occhi grigi con riflessi dorati. Sono alto un metro e ottanta e di solito vesto di nero o di beige. Adoro i colori autunnali e adoro osservare le foglie che cadono lentamente andando a posarsi sul suolo. I colori dell’autunno sono i colori più caldi. Spesso le persone fraintendono la stagione calda con la stagione dell’amore. Personalmente amo il mare solo d’inverno, quando gabbiani solitari solcano i cieli carichi di nuvole temporalesche, quando l’aria si fa più fresca e una strana brezza soffia dal nord.
Qualcuno ha aperto la porta e alcune candele sono state posate con estrema cura nella stanza, poi la porta è stata richiusa e adesso sono di nuovo solo.
Il vento fa tremolare le piccole fiamme delle candele. Mi viene da sorridere ripensando a quando un tempo avevo il terrore del fuoco. Quell’elemento provocava in me una reazione dolorosa e inconcepibile, non sapevo spiegarmi il motivo e tentavo con tutte le mie forze di resistere al terrore; ma sto divagando. Devo raccontare una storia e voglio iniziare da un punto ben preciso. Devo ricollegare avvenimenti in modo tale da riuscire a ricreare quelle stesse emozioni e devo seguire un filo logico.
Inizierò a narrare partendo da un episodio che ha sconvolto l’intero mondo in cui vivo, ma prima ho bisogno di informarvi, ho bisogno che voi sappiate chi sono veramente i vampiri, come sono nati e come hanno raggiunto la divisione in caste.
Prima di ogni cosa i vampiri non sono esseri del tutto immortali. Certo non invecchiano, e mantengono il loro fascino in eterno, ma esistono due cose che possono uccidere un vampiro: il fuoco e il cristallo bianco; ma nemmeno il fuoco li uccide del tutto. È estremamente necessario disperdere le ceneri del loro corpo prima che esse si ricongiungano dandogli di nuovo vita. Usando il cristallo bianco, invece, la cosa risulterà molto più semplice; il vampiro si disintegrerà del tutto e non ne rimarranno resti di alcun genere.
Dovete conoscere l’esatta natura di questo particolare cristallo: esso è stato forgiato attraverso l’uso dei quattro elementi naturali: l’acqua, l’aria, il fuoco e la terra. Li ho predisposti in ordine alfabetico, non in ordine di importanza, perché tutti e quattro posseggono caratteristiche diverse e sono apparentemente incompatibili tra loro; perché in assenza di anche uno soltanto, gli altri tre non potrebbero esistere. Ebbene, questo cristallo contiene la potenza rigeneratrice della terra; quella devastatrice dell’acqua; quella polverizzante del fuoco e quella dispersiva dell’aria. Detto questo è facile intuire come riesca facilmente a distruggere un vampiro.
A proposito: devo anche aggiungere che tutte le storie sui crocefissi e sui paletti piantati nel cuore sono false. I vampiri non impallidiscono nel vedere un crocefisso e non lo temono, anzi, personalmente ne sono attratto in modo inconsueto. Oltretutto è falsa anche la leggenda che ci vede esseri capaci di trasformarci in fumo; se fosse vero sarebbe una trovata davvero interessante! Ma false sono anche le testimonianze che ci credono incapaci di rifletterci nello specchio, io mi rifletto molto bene e ho passato vari momenti di fronte alla mia immagine solo per il gusto di farlo.
Le uniche cose vere che si dicono sui vampiri, sono le più semplici: canini bianchi, pelle marmorea e fascino ammaliante. Vero è anche il fatto che possiamo spostarci velocemente senza che gli altri se ne rendano conto, ma solitamente preferiamo muoverci con lentezza per poter assaporare tutta la vitalità che si racchiude in ogni singolo gesto. Vere sono anche le leggende che parlano dei nostri poteri. Ogni vampiro possiede una capacità innata, chi sa dominare il fuoco, chi l’acqua, chi ha poteri incalcolabili e così via.
Ma passiamo oltre. La nascita dei vampiri avvenne millenni fa. Non fu un fenomeno glorioso come accadde al popolo delle fate, per esempio; ma fu tutt’altro.
Si chiamava Vlader ed era un sacerdote di Aramen, il dio degli Inferi. Amava il suo lavoro e desiderava servire il suo dio per l’eternità e fu così che un giorno lo pregò di donargli l’immortalità. Il dio acconsentì alla sua richiesta, ma voleva in cambio qualcosa. Se Vlader voleva l’eternità, Aramen voleva delle anime.
«Ucciderai in cambio dell’eternità!», gli disse il dio. «Sarai costretto a bere il sangue delle tue vittime fino a prosciugarli».
Vlader aveva accettato ed era iniziata così la sua metamorfosi. Da lì nacque tutta la nostra stirpe di dannati che adesso è suddivisa in tre caste superiori e decine di caste inferiori. La casta alla quale diede vita Vlader era chiamata “Le Rose del Male” e tutt’oggi è la casta più potente che si sia mai vista. Poi seguono “L’Orchidea Blu” e “L’Azalea Scarlatta”. Non saprei dare una spiegazione ai nomi che vennero scelti, è accaduto tutto troppi secoli fa e questo particolare è andato perduto. Ma non facciamoci intimorire da certe quisquilie superficiali!
Oh…! Come amo le parole che vigorosamente escono dalla punta della mia penna a un ritmo frenetico e costante. È come separarsi da se stessi e dai propri pensieri per abbandonarsi completamente all’oblio delle pagine. Eppure, la sensazione del nostro corpo è sempre presente e ci accompagna in questo viaggio ai confini dell’immaginazione. Potrei passare ore intere a raccontarvi del giardino che lascio crescere incolto. Con le sue graziose orchidee, le rose selvatiche e i maestosi salici nella cui ombra mi perdo. C’è anche un piccolo laghetto dove, nelle notti d’estate, le rane gracidano incessantemente. Non mi è mai piaciuto il canto dell’usignolo, troppo dolce forse, per i miei gusti. In compenso quando mi arriva il cupo rintocco del cuculo capisco che è arrivata la primavera e mi affaccio alla finestra per scrutare tra le fronde degli alberi. Il cuculo è una creatura un po’ malvagia nella sua natura. Depone le proprie uova nei nidi di altri uccelli e scaraventa le altre nel vuoto, senza possibilità di ritorno. Ma la natura deve fare il suo corso e prima o poi capita un’ingiustizia o un miracolo.
Volete conoscere il mio miracolo? Siete proprio senza pazienza! Datemi ancora un po’ di tempo e vi racconterò la mia storia per filo e per segno come io la ricordo.
C’è stato un momento nella mia vita, nel quale avevo perso completamente le speranze e mi ero lasciato travolgere dagli eventi senza opporre resistenza. Sono un essere impulsivo nel profondo e anche un po’ vigliacco, devo aggiungere. Con questo non voglio scoraggiarvi, non voglio che riposiate il libro per lasciarlo ammuffire su uno scaffale abbandonato da Dio. Ho bisogno che mi ascoltiate, perché quello che mi è accaduto è una cosa sensazionale, irripetibile! Potete anche gettare il libro nella spazzatura, ma solo dopo aver letto tutta la storia.
Lasciate che vi spieghi: io non desidero che gettiate il mio libro, perché esso contiene le mie memorie, tutto ciò che sono e ciò che ero è rinchiuso qua dentro, tra queste pagine. Voglio che crediate nell’esistenza dei vampiri perché io sono qui: sono reale! Come potete dubitarne? Potrei giungere fin lì e farvi amaramente pentire di essere nati, ma non lo farò perché vi amo. Perché un tempo ero uno di voi e, come voi, anch’io ho provato dolore e pentimento.
Il rimorso oscuro dei rimpianti permea ancora il mio inconscio, e come non potrebbe? Vi sembro un santo? Un eroe?
Sì, sono un eroe crudele e non ho smesso di far del male anche se ciò mi porta alla rovina interiore. Nonostante mi rincresca doverlo ammettere la morte non mi è mai piaciuta, per quanto costantemente io ne sia la causa indiscussa; ma questo non deve portarvi in errore.
Anch’io provo emozioni forti, ma sono pur sempre un vampiro e, come da tale e perfetto signore delle tenebre, posso affermare che la mia non è solo una storia di morte e totale confusione. Anche se purtroppo la morte compare spesso tra le righe.
Non siate angosciati per me, ve ne prego. Ascoltate? Il vento soffia più forte adesso. Fa freddo, ma io non percepisco il freddo come invece lo sentono i mortali. Non ho bisogno di vestirmi imbottendomi di felpe e piumini.
Guardate la fiamma di questa candela.
Adesso posso dedurre che conosciate abbastanza bene il quadro della situazione e quindi darò il via alla vera storia. Alla storia che ha cambiato la mia intera esistenza. Un’avventura al limite di ogni immaginazione. Sapete chi sono, adesso. Io appartenevo a “Le Rose del Male”.
Seguitemi, vi porterò all’inferno… dove l’amore nasce dal peccato.

Biografia:
Valentina Bellucci è nata il 13 novembre 1988 a Livorno, ma vive da tutta la vita a Santa Luce, un piccolo paesino medievale sperduto tra le dolci colline pisane.
L'amore per l'arte e la letteratura la portano a dipingere e a scrivere racconti, poesie e romanzi.
Quando non è impegnata nella scrittura e nella campagna che lei adora, si dedica anima e corpo al suo blog, che gestisce con estrema cura nei dettagli e dove collabora con altri autori.

Dicono di "Black Angel - Il Figlio dei Demoni":

Lili: 
Un libro commovente che svela alcuni drammi interiori. A tratti ironico e con una trama che affascina completamente. Bravissima Valentina!

Per contattare l'autrice:

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